ANCONA – Un nuovo strumento regionale permanente per supportare e sostenere le aziende in crisi marchigiane sopra i 15 dipendenti, destinato a far superare le difficoltà per un ricollocamento dei lavoratori. Si chiama Assist e l’istituzione, le modalità di funzionamento e la dotazione finanziaria sono state approvate nell’ultima seduta della giunta regionale, su iniziativa dell’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Stefano Aguzzi.
“Sono molto soddisfatto – spiega Aguzzi – di aver individuato praticamente delle attività che possano veramente ricollocare i lavoratori nel mercato e di aver creato un fondo con risorse subito spendibili che dia concretezza a queste azioni. In passato, in situazioni di crisi aziendali, la Regione ha svolto un ruolo preminentemente di facilitatore istituzionale tra sindacato e impresa e quando chiamata a un ruolo attivo, mettendo a disposizione risorse per interventi di politiche attive a favore dei lavoratori coinvolti, si evidenziavano difficoltà operative nell’accesso alle misure. Con questo nuovo fondo, che ha una disponibilità iniziale di 1 milione e mezzo di euro (ma pensiamo di poter raggiungere la quota di 10 milioni entro il 2022), le aziende e soprattutto i lavoratori coinvolti potranno contare sulla facile accessibilità a fondi regionali per attivare progetti di politiche attive del lavoro. Sono molto orgoglioso di aver voluto costruire questa nuova forma di aiuto, perché si tratta di attivare per la prima volta a livello regionale un sostegno specifico e concreto mirato alle politiche attive mettendo in condizione le aziende di accedervi con grande semplicità. E nell’attuale situazione congiunturale che ha acuito il manifestarsi di crisi aziendali che spesso comportano chiusure e cessazioni, la Regione Marche aveva il dovere di dare una risposta concreta in grado di soddisfare in tempo reale le esigenze manifestate nei tavoli di crisi.”
Dunque, potranno accedere al Fondo Regionale per le Politiche attive in situazioni di crisi aziendali – “ASSIST” le aziende per le quali sono stati attivati i tavoli di crisi, sia regionali che nazionali e che abbiano concordato con le Parti Sociali progetti di realizzazione di politiche attive a favore dei lavoratori interessati dalla crisi, anche coinvolgendo aziende interessate ad assumere i lavoratori in uscita dall’azienda in crisi.
In sede di prima attuazione potranno essere inserite anche le imprese e i relativi lavoratori di crisi aziendali già definite nei tavoli istituzionali negli ultimi 12 mesi, purché l’attuazione degli ammortizzatori sociali sia ancora in corso.
Le principali politiche attive utilizzabili saranno la formazione professionale, le “work experiences” (tirocini, borse lavoro e di ricerca), gli incentivi all’assunzione e all’auto imprenditorialità, anche nella tipologia del “Workers Buyout”), oltre alla presa in carico e l’accompagnamento al lavoro. La Regione, con uno specifico avviso pubblico provvederà ad informare tutte le aziende potenzialmente interessate della presenza di tale opportunità.
La modalità di presentazione dei progetti per vedersi finanziate le politiche attive sarà quella del “just in time”, di un bando cioè sempre aperto e di approvazione in tempo reale dei progetti che verranno via via presentati.
foto: l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi