PESCARA – Alle 19.00 di ieri, giovedì 5 maggio, la Polizia di Frontiera di Pescara riceve una segnalazione dalla ‘Immigration’ di due possibili cittadini in possesso di documentazione falsa in procinto di partire per Londra. Il volo in questione è quello diretto a Londra Stansted.
È stato così predisposto un intervento immediato con il personale del turno, organizzando un servizio di vigilanza, tra biglietteria e banchi check-in, così da poter intercettare i due segnalati tra i passeggeri in arrivo allo scalo.
Alle 19.40 gli operatori di polizia notano una coppia di ragazzi, corrispondente a quelli segnalati, che si avvicina al check-in, e chiedono l’esibizione dei documenti di viaggio.
Alla richiesta degli agenti i due giovani si mostrano tranquilli ed esibiscono due carte di identità ucraine, ma rispondono in maniera vaga alle domande degli agenti. Si limitano a dichiarare di comprendere la lingua inglese e non danno altra spiegazione.
Dopo un ulteriore controllo dei documenti, che avviene sia attraverso la strumentazione elettronica sia con l’analisi diretta da parte del personale addetto, quest’ultimo nota delle imperfezioni sull’ologramma posto in alto a destra sul retro, previsto su questa tipologia di carta di identità, il quale manca delle caratteristiche di sicurezza previste.
I due stranieri vengono dichiarati in stato d’arresto per utilizzo e possesso di documenti falsi e condotti presso gli Uffici presenti in aeroporto per procedere al foto-segnalamento per la loro esatta identificazione, ma questo non offre i riscontri sperati. Non risultano precedenti o pregresse identificazioni.
Solo dopo aver realizzato la situazione, gli arrestati decidono di mostrare delle fotografie dei passaporti presenti sui cellulari, da cui si evince che sono cittadini georgiani di 24 e 26 anni e dichiarano di essere fratelli, senza aggiungere alcuna altra informazione sul loro ingresso in Italia.