PESCARA – Ieri la Sezione Antidroga della Squadra Mobile ha arrestato tre persone per detenzione di stupefacente a fini di spaccio, due dei quali sono anche accusati di detenzione abusiva di armi da sparo e munizioni.
Gli investigatori, grazie a precedente attività investigativa, sospettavano che due fratelli pescaresi di 45 e 46 anni si occupassero dello spaccio itinerante di grandi quantitativi di stupefacente. Nell’ambito dei servizi antidroga mirati, quindi, il personale operante è riuscito a fermare e ad arrestare un 37enne pescarese a cui uno dei fratelli aveva appena ceduto 1 chilo di hashish. Nel frattempo, un’altra pattuglia ha individuato un box auto nella disponibilità dei sospettati, situato in una zona lontana dalle loro abitazioni, in cui era verosimile che lo stupefacente venisse stipato e preparato prima di essere consegnato agli acquirenti.
Sono state quindi effettuate immediate perquisizioni che hanno consentito di sequestrare complessivamente poco meno di 4 chili di marijuana e 6 chili di hashish, che una volta piazzati sul mercato cittadino avrebbero fruttato non meno di 70.000 euro, oltre a materiale utile alla preparazione e al confezionamento del narcotico.
Inoltre, nel box auto sono state trovate armi e munizioni: una pistola calibro 7,65 con 30 cartucce (7 nel caricatore), una pistola calibro 6,35, ulteriori 12 cartucce calibro 9×21 e una pistola scacciacani, replica di quelle in dotazione alle Forze dell’Ordine e priva di tappo rosso.
Per tali ragioni, i 3 arrestati sono stati portati in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.