Scaricavano i contachilometri delle automobili usate per rivenderle ad un prezzo più alto. Tre persone sono state denunciate per truffa dagli agenti del comando provinciale della Guardia di finanza di Ascoli che ha portato avanti le indagini coordinate dalla Procura del capoluogo piceno consentendo di acquisire significativi elementi di prova dell’attività illecita svolta.
A finire nel mirino delle Fiamme gialle tre cittadini rumeni, legati da vincoli di parentela, titolari, nel piceno, di una rivendita di auto usate alle quali, metodicamente, manomettevano il “contachilometri” riducendo le percorrenze effettive indicate.
Nella migliore delle ipotesi le automobili venivano “ringiovanite” di qualche decina di migliaia di chilometri, finanche della metà della strada percorsa, addirittura, per i casi peggiori, di oltre 200mila chilometri, trasformando veri e propri ferrivecchi in veicoli dall’apparente motore seminuovo.
Le auto, poi, erano pubblicizzate con annunci su siti internet specializzati, dai quali ricevevano una miglior valutazione, garantita proprio dallo scarso chilometraggio del mezzo, riuscendo pertanto ad ottenere un vantaggio economico dalla vendita, a danno degli ignari clienti che venivano truffati.
Allo scopo di carpire definitivamente la fiducia dei clienti, tutte le automobili venivano poste in vendita solo dopo aver effettuato una nuova revisione, indipendentemente dalla data dell’ultima eseguita, quale ulteriore elemento di garanzia dei chilometri percorsi dall’auto.
Una serie di espedienti semplici da attuare ma capaci di mettere in difficoltà e trarre in inganno anche i clienti più avveduti.
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