“Da ormai una settimana la flotta peschereccia italiana è in sciopero: il prezzo del gasolio ha raggiunto un costo talmente elevato da rendere impossibile le uscite in mare, pena una perdita economica quotidiana. Il rischio che ne deriva non è solo quello di veder scomparire dal mercato prodotti ittici freschi ma anche di assistere ad una graduale sostituzione dei prodotti italiani con quelli stranieri.
Non è la prima volta che la marineria italiana espone con forza questi problemi al governo: i pescherecci, per le stesse motivazioni, si erano fermati una settimana già nel mese di marzo”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Lucia Albano, componente della Commissione Finanze.
“Gli aiuti messi in campo finora sono insufficienti e difficilmente accessibili, vista la crisi di liquidità del comparto. La flotta peschereccia italiana chiede legittimamente che il governo tuteli la categoria come avvenuto in Francia e Croazia, dove l’esecutivo ha provveduto a tagliare il costo del gasolio.
Fratelli d’Italia, sempre vicina alle marinerie italiane, ha depositato un’interrogazione parlamentare, firmata da me e anche dal capogruppo Lollobrigida, per chiedere al governo quali iniziative urgenti intende intraprendere per ridurre il costo del gasolio e consentire agli operatori del settore di riaccendere i motori. Sostenere il comparto pesca nazionale è quanto mai urgente per scongiurare la chiusura: il governo si adoperi per permettere alle persone di lavorare, anziché continuare a sostenere il Reddito di Cittadinanza”, ha concluso Albano.