La stagione politica inaugurata ieri nel PD sambenedettese non è iniziata nel migliore dei modi, anzi parte con il piede sbagliato.
Dopo le dimissioni del segretario Benigni, anziché aprirsi a tutti coloro che vedono il Partito Democratico come riferimento politico della città, un ceto politico ha scelto di chiudersi all’interno di una stanza digitale on line sempre più simile a quella di un “circolo esclusivo”, alla quale poche persone hanno scelto senza alcuna discussione di merito quale dovrebbe essere la guida di uno dei più grandi partiti italiani in una delle città più importanti delle Marche.
Insieme a tanti iscritti e simpatizzanti avrei preferito che dalle dimissioni di Benigni potesse nascere un confronto nella città e tra i democratici per affrontare un percorso a viso aperto e trasparente così da poter aiutare a riunire le tante anime della sinistra all’interno della casa comune del PD, dando uno slancio unitario ai democratici sambenedettesi.
Avrei preferito un Partito Democratico locale in grado di essere attrattivo nei confronti delle tante esperienze, anche civiche, che in questi mesi sono nate in città.
Non serve certo che sia io a ricordare a tutti il risultato elettorale dell’anno scorso (peggiore percentuale di sempre, zero eletti), non serve certo che sia io a ricordare quanto il segretario Claudio Benigni sia stato sordo alle richieste di unità e di rinnovamento che arrivavano dalla nostra base, scegliendo di presentarsi con una coalizione ristretta e una candidatura debole, infliggendo al Pd e alla coalizione un quarto posto su cinque che sa di umiliazione. Nessuno si è assunto la responsabilità di questo disastro e, anzi, il passaggio di consegne da Benigni a Palestini rappresenta una mossa politica gattopardesca di cui non si aveva bisogno nel 2022.
Quello di cui ha bisogno il Pd di San Benedetto del Tronto è di ritrovare la sua unità e di rinnovare la propria classe dirigente, in modo da costruire un campo largo progressista e riformista per contendere la città alle destre. Il mio impegno è quello di riportare il Circolo Nord al posto che gli compete, con nuovi tesseramenti e nuove iniziative che coinvolgano la cittadinanza. Raggiungo questo obiettivo, si spera nel minor tempo possibile, è mia intenzione portare il circolo a congresso.
Della situazione venutasi a creare nella serata di ieri sera ed in generale all’interno del PD sambenedettese ho provveduto a darne notizia formale ai livelli superiori del partito.
Il commissario del Circolo Nord del Pd
Elio Costantini