Lo scorso 4 dicembre un 17enne era stato picchiato in piazza Ugo Bassi, alla fermata, mentre attendeva il bus per tornare a casa dopo la scuola. In due lo avevano aggredito spaccandogli in testa una radiolina, di quelle usate per ascoltare musica senza fili.
Dopo sei mesi di indagine i carabinieri della stazione principale di Ancona sono riusciti ad individuare uno dei due aggressori. Si tratta di un 17enne di origine tunisina, accusato di lesioni aggravate. Visti i gravi indizi di colpevolezza e il pericolo di reiterare il reato è stata emessa una misura cautelare nei suoi confronti, firmata dalla gip Paola Mureddu del tribunale dei Minori, e da lunedì scorso il giovanissimo si trova rinchiuso in una comunità per minorenni.
Sarebbe l’autore materiale del pestaggio, quello che avrebbe colpito alla testa il minore facendolo finire in ospedale con una prognosi di 30 giorni.
A lui sono arrivati i carabinieri coordinati, nelle indagini, dalla Procura dei Minori, dopo che la famiglia della vittima aveva sporto denuncia. L’aggressione sarebbe avvenuta per futili motivi, il tunisino non avrebbe gradito il modo di guardare dell’altro e così lo avrebbe spintonato e poi picchiato con l’aiuto di un altro ragazzo al momento non identificato.
La vittima è il figlio di una mamma coraggio, anconetana, che da settembre si batte contro il bullismo e le forme di violenza tra giovani. Suo figlio ha subito già tre aggressioni, la prima risale alla notte bianca del 2018, la seconda era il 24 settembre scorso, quando venne rapinato nei bagni di piazza Roma e l’ultima il 4 dicembre scorso.