Rapina alla Sala Scommesse di Spoltore, tre arresti

Pescara – Identificati e arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Pescara i presunti rapinatori di una Sala Scommesse di Spoltore. I fatti risalgono al 24 aprile 2022. Si tratta di due uomini residenti a Pescara e uno a Roma.
Per loro l’accusa è di concorso in rapina aggravata. Le misure richieste dal Sostituto Procuratore di Pescara Rosangela Di Stefano sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari Antonella Di Carlo.
 
Il 24 aprile 2022, poco dopo le 23,00, due individui travisati con casco e passamontagna di cui uno armato di fucile sono entrati nella sala scommesse denominata “Jackpot Ideale”, in via Majella di Spoltore. I due, una volta entrati, hanno immobilizzato un avventore colpendolo con calci e pugni e costringendo il proprietario della sala ad aprire la cassaforte e a consegnare l’importo di 15 mila euro.
 
Le indagini avviate subito dopo da parte dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Pescara, hanno permesso di ricostruire gli spostamenti dei malfattori, in particolare l’arrivo dei due a bordo di un ciclomotore poi risultato rubato, nonché la loro fuga a bordo dello stesso, abbandonato nei pressi della sala slot. I Carabinieri si sono concentrati anche sulla presenza di un’autovettura notata nei pressi dell’esercizio in concomitanza della rapina, risultata poi essere in uso al rapinatore romano, dalla quale è sceso un giovane con la stessa fisionomia dell’avventore preso in ostaggio dai rapinatori. Ma ciò che non ha convinto in assoluto gli investigatori è stata proprio la dinamica della rapina all’interno della sala slot. In particolare, la condotta del presunto ostaggio e un’altra aggressione dello stesso ad opera di uno dei rapinatori”, così come si legge nell’ordinanza, ha indotto ad approfondire la posizione. La scena osservata dalle immagini acquisite dai Carabinieri, “all’insegna della teatralità”, come rimarcato dallo stesso Gip, non ha lasciato dubbi sul pieno coinvolgimento del soggetto con i due rapinatori. Inoltre, l’incrocio di dati, l’analisi di tabulati e l’abbigliamento, nonché la ricostruzione puntuale degli spostamenti hanno portato alla identificazione dei soggetti e di stabilire il coinvolgimento del presunto ostaggio nella rapina.
I tre, che sono stati rintracciati a Pomezia,  sono ora stati rinchiusi nel carcere di Pescara.