FERMIGNANO – Fabio qual è il tuo ultimo desiderio? La domanda di un giornalista rivolta a Fabio Ridolfi nei giorni scorsi. “Incontrare Pellegrini e Zaniolo” la risposta immediata tramite il puntatore oculare e il sintetizzatore vocale. Da quel momento è partita una mobilitazione generale che ha coinvolto chiunque avesse i contatti con un tramite per arrivare ai due beniamini della sua squadra del cuore. Passaparola che in poche ore ha raggiunto Lorenzo Pellegrini, mentre era impegnato nel ritiro con la nazionale impegnata in Nations League contro l’Inghilterra.
“Ciao Fabio, ho sentito parlare di te e della tua storia – ha comunicato il centrocampista con un video che si trova anche su Youtube – Ora sono impossibilitato a raggiungerti perché impegnato con la Nazionale ma con questo video voglio che ti arrivi il mio abbraccio e il mio saluto. Ti mando un grande bacio”. Fabio Ridolfi, 46enne di Fermignano, immobilizzato da 18 anni a letto a causa di una tetraparesi stava tentando con l’assistenza dell’associazione Luca Coscioni l’accesso al suicidio assistito, legale in Italia per le persone nelle sue condizioni di salute, come indicato dalla Corte Costituzionale con la sentenza Dj Fabo/ Cappato. E dopo una lunghissima attesa aveva ottenuto il via libera dal Comitato etico. In un documento però ancora pieno di lacune che portava con sé nuove difficoltà burocratiche e lo spettro di una nuova lunga attesa prima della definitiva possibilità di procedere effettivamente. Così nei giorni scorsi Fabio ha comunicato la scelta obbligata di ricorrere alla soluzione più rapida, la sedazione profonda e continua, la tecnica che porta la fine vita dopo diversi giorni dalla revoca dell’alimentazione e idratazione artificiale, tecnica cui ricorrerà nei prossimi giorni.
“Ciao Lorenzo – replica Andrea Ridolfi, fratello di Fabio rivolgendosi a Pellegrini a mezzo stampa – volevo ringraziarti a nome di tutta la mia famiglia e in particolare di Fabio per il pensiero che hai avuto nei suoi confronti. Hai esaudito un suo desiderio ed è stato un regalo enorme per lui. Come gli ho detto poco tempo fa te ne vai da Campione d’Europa e questa coppa lo rende ancora più orgoglioso di tifare Roma. Grazie di cuore”.