Si è concluso con un commosso e lungo applauso il Nono Congresso Provinciale del Siulp che, martedì pomeriggio, ha rappresentato il congedo ufficiale di Massimo Mellozzi dalla carica di segretario provinciale del Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia ed anche l’occasione per annunciare il prossimo pensionamento che lo vedrà, dopo quarant’anni di carriera, lasciare la Polizia Polizia e il commissariato di San Benedetto del quale, da quasi trent’anni, è stato una vera e propria colonna. Il suo posto sarà preso da Benedetto Fanesi, altra importante figura del Sindacato e del commissariato di San Benedetto. A partecipare all’iniziativa c’era anche il Segretario Nazionale del Sindacato, dottor Felice Romano.E non è un caso che al Congresso. organizzato proprio nella Riviera delle Palme, all’interno della cornice della Palazzina Azzurra, abbiano partecipato decine di persone, rappresentanti di numerose amministrazioni comunali del territorio, su tutti i sindaci di Ascoli e San Benedetto, Marco Fioravanti e Antonio Spazzafumo. Ma anche il primo cittadino di Arquata del Tronto, paese simbolo della tragedia del sisma, che è intervenuto per lodare il quotidiano lavoro della Polizia e ringraziare il segretario uscente per quanto svolto in tutti questi anni.Importante è stata la tematica al centro del congresso e sviscerata nella relazione del segretario uscente incentrata su «Sicurezza del territorio e Sicurezza delle imprese per uno sviluppo generale dall’entroterra Piceno alla Riviera Adriatica», un’analisi dettagliata sulla situazione dell’intero territorio provinciale preceduta da una disamina su quella che viene definita una “voragine negli organici” legata al fatto che nei prossimi anni lasceranno il servizio attivo, in tutta Italia, circa 40mila operatori. «Se ne andranno, infatti, tutti quelli assunti nel decennio compreso tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso, che raggiungeranno la fatidica soglia del limite di età ordinamentale» ha spiegato Mellozzi sottolineando come il mancato ricambio di forza in campo sia stato condizionato fortemente dai continui tagli che hanno portato a conseguenze come la chiusura di numerose Scuole Allievi Agenti e la ridotta capacità ricettiva di quelle rimaste aperte.La relazione del segretario uscente si è anche soffermata sulla centralità della figura del Questore e sulle politiche per la sicurezza e la gestione dell’ordine pubblico accendendo i riflettori sul disinteresse per le aggressioni sia per gli operatori di Polizia che per le helping professions in generale.
Per quanto riguarda il territorio provinciale Mellozzi ha ricordato i due incontri, avvenuti nel mese di aprile, con il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti e quello di San Benedetto Antonio Spazzafumo. Le due riunioni sono avvenute dopo il Congresso Nazionale Siulp di Roma. «A loro – ha spiegato – è stato consegnato uno “Studio di Settore” fatto dal Siulp di Ascoli Piceno, riguardante una serie di indicatori ritenuti utili per affrontare meglio le proprie strategie politico/economiche, che troverete allegate alla presente “Tesi Congressuale”. Agli stessi, sono stati posti una serie di interrogativi calibrati ovviamente sulle rispettive criticità territoriali». «Il Siulp – ha spiegato Mellozzi – considera la “sicurezza” non un costo da tagliare ma un serio “investimento” e pertanto, un maggior livello di sicurezza integrata in ambito provinciale fra i 33 comuni, ritiene possano essere la chiave di volta per un rilancio decisivo dell’intera provincia in ambito nazionale ed internazionale, valorizzando le numerose eccellenze del territorio che vanno dalla cultura, all’enogastronomia, al turismo ed alla vivace imprenditorialità presente, superando come già detto inutili steccati campanilistici e favorendo invece il “progetto migliore” e più utile all’intera Comunità.
Ciò premesso, ritiene che la “sicurezza delle imprese” vada di pari passo con la “sicurezza sociale” e quindi di tutto il territorio». Inoltre il segretario uscente ha affrontato un passaggio relativo proprio al commissariato sambenedettese: «Non si può non ipotizzare una sede del Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Benedetto del Tronto più idonea, elevandolo al rango dirigenziale e con un significativo aumento di stabile di organico che soddisfi le aumentate esigenze di tutta la città e del suo comprensorio, pari a circa 100.000 abitanti» Toccante l’omaggio di tutti i presenti al segretario uscente nel corso degli interventi seguiti alla relazione e moderati dal giornalista Mimmo Minuto. Tra loro il Signor Questore di Ascoli Piceno, dottor Vincenzo Massimo Modeo che ha lodato i contenuti della relazione di Mellozzi : «E’ stato un intervento quanto più puntuale possibile che merita degli approfondimenti che sicuramente saranno fatti in diverse sedi, anche quelle istituzionali». Il dottor Modeo si è soffermato in particolar modo sul concetto di sicurezza integrata per il quale Mellozzi ha auspicato il coinvolgimento e la sinergia tra i Comuni del territorio. «E’ assolutamente impensabile – ha proseguito il Signor Questore – che ci sia la Polizia di Stato da sola. La Polizia è sempre più immersa in una serie di considerazioni e valutazioni che richiedono la partecipazione di tutti gli attori sociali e istituzionali come le polizie locali e i sindaci perché si possano raggiungere certi risultati».
Ad intervenire è stato anche l’assessore regionale Guido Castelli, in rappresentanza del Governatore Francesco Acquaroli, che si è soffermato proprio sui tagli che si sono abbattuti sulla Pubblica Amministrazione e sulla Polizia di Stato: «Si è incautamente abbattuta una stagione di riduzione delle risorse umane che ha fiaccato le forze di Pubblica Sicurezza». C’è stato anche il saluto del presidente della Provincia di Ascoli Sergio Loggi che ha ringraziato l’operato della Polizia in un territorio così variegato come quello Piceno lodando l’attività del sindacato e del suo operato a tutela della Polizia. Come detto presente al congresso, e ad intervenire per un saluto, c’era anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti: «Ci sono due motivi – ha affermato – che spingono le donne e gli uomini a vivere in un territorio: la sicurezza e il lavoro. Grazie all’impegno e allo stimolo della Polizia e al Siulp. Quando Massimo è venuto nel mio ufficio non ha portato alla mia attenzione dei problemi, ma ha portato soluzioni. E questo è l’atteggiamento giusto». A puntare sulla sicurezza come elemento fondamentale per la qualità e la ricettività di un territorio è stato anche il sindaco sambenedettese Antonio Spazzafumo: «Un territorio è attrattivo quando c’è la sicurezza – ha spiegato – perché è l’elemento più importante qui come nel resto d’Italia e nel resto del mondo. E io dico sempre che dove c’è una divisa c’è sicurezza. In un momento difficoltà la divisa è ciò che ti rende tranquillo».All’elenco dei primi cittadini intervenuti si è aggiunto anche quello arquatano Michele Franchi. Proprio ad Arquata, il Siulp provinciale, poco prima di Natale aveva dato vita ad una iniziativa dedicata ai piccoli dell’asilo e ai ragazzi delle scuole primarie e medie.
Tra gli interventi anche quello del segretario regionale della Confesercenti Sandro Assenti e del Signor Procuratore della Repubblica di Teramo, dottor Ettore Picardi, quindi spazio al nuovo segretario provinciale del Siulp Benedetto Fanesi al quale Mellozzi ha ufficialmente passato il testimone che ha organizzato anche una sorpresa per il suo predecessore premiato, con una targa, dal più giovane poliziotto della provincia Marzo Zendoli e ha quindi fatto il punto sugli obiettivi primari del Siulp di Ascoli Piceno. «La politica centrale è stata indirizzata verso la costante riduzione di risorse economiche destinate alla sicurezza – ha affermato Fanesi – e il tutto ha causato una riduzione nel numero degli uomini ma in questo scenario negativo abbiamo potuto conseguire un brillante risultato dopo il lungo lavoro portato avanti dal Siulp con San Benedetto che è stata finalmente inserita tra le località turistiche interessate dal piano di potenziamento estivo che prevede l’aggregazione di un numero considerevole di personale, ben quindici agenti, nei mesi di luglio e agosto.
Ed è proprio investire sulla sicurezza attraverso un adeguato potenziamento stabile e strutturato della polizia presente in questo territorio è la vera sfida che si pone il Siulp nei prossimi anni per preservare la qualità di vita della nostra provincia. Un investimento che prevede anche l’ammodernamento delle strutture e delle infrastrutture della Polizia di Stato». Tra i saluti istituzionali anche quello del segretario regionale del Siulp Marco Girolimini che ha preceduto un altro importante momento del Congresso, l’intervento del segretario nazionale Felice Romano, giunto a San Benedetto proprio per rendere omaggio al segretario uscente che ha ripercorso la storia del Siulp e fatto il punto sulla situazione attuale. «Se vogliamo raggiungere l’obiettivo di garantire la sicurezza, intesa non come condizione di una difesa armata ma come una pre condizione di un paese civile quale è la nostra democrazia – ha spiegato il dottor Romano – dobbiamo garantire ai nostri cittadini la fruibilità di tutti i diritti che la Carta Costituzionale ci garantisce. E noi di questo abbiamo fatto un totem. Perché garantire la sicurezza è molto facile. Basta sopprimere la libertà.
Militarizziamo, istituiamo il coprifuoco e abbiamo risolto il problema. Ma la vera sfida delle democrazie avanzate, e quella sulla quale noi abbiamo scommesso, è tenere in piedi sicurezza e libertà».