È tornato in carcere Leopoldo Wick, l’infermiere di Ascoli Piceno condannato in primo grado all’ergastolo nell’ambito dell’inchiesta sulle morti sospette alla Rsa di Offida.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso dei legali di Wick contro il pronunciamento del tribunale del Riesame di Ancona che aveva a sua volta accolto la richiesta della Procura di Ascoli che Wick tornasse in custodia cautelare in carcere.
La procura ascolana ha eseguito quanto disposto dalla Suprema Corte e Wick è ora nella casa circondariale di Marino del Tronto. Wick è stato riconosciuto colpevole dalla Corte d’Assise di Macerata di sette degli otto omicidi premeditati e uno dei quattro tentati omicidi premeditati che gli erano contestati. Era stato assolto per un omicidio e per tre tentati omicidi, con mezzi insidiosi, ripetute somministrazioni indebite di insulina e psicofarmaci, per dosi e tipologie di farmaci controindicati per quei pazienti.
Hanno annunciato ricorso in appello contro questa sentenza sia gli avvocati difensori che la Procura di Ascoli.