Sopravvissuto fra stenti, orrore e sofferenze nel campo di concentramento, riceve una medaglia per i suoi 100 anni

ANCONA – Occhi limpidi, schiena dritta, sorriso mite.
E’ incredulo e felice Antonio Neri, 100 anni compiuti oggi, 11 agosto, dell’accoglienza ricevuta a Palazzo del Popolo assieme ad una rappresentanza della sua numerosa famiglia.
A seguito della segnalazione di un nipote, Antonio, nato e vissuto a Torrette, è stato invitato in Municipio dove, a nome del Sindaco e di tutta la giunta, ed è stato accolto dall’assessore Ida Simonella che gli ha consegnato una medaglia con lo stemma del Comune di Ancona ed un mazzo di girasoli.
Antonio è in buone condizioni di salute e passa molte ore fuori casa per passeggiare e per respirare aria buona, seduto nelle panchine nell’altura di Torrette, località ove abita, di fronte al mare.
Gli piace cucinare e tenere in ordine la casa.


Prima di essere assunto come cameriere presso la sede dell’Ammiragliato di Ancona, Antonio ha lavorato in campagna, ha fatto il manovale ed il facchino.
Nel pieno della 2a Guerra Mondiale, il 2 gennaio del 1942, poco più che diciannovenne, viene chiamato alle armi nel 363° Reggimento Fanteria di stanza a Vercelli. Dopo due mesi viene trasferito in Grecia, nel Peloponneso, in guerra.
L’8 settembre del 1943 a seguito dell’armistizio viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasportato in Germania in condizioni disumane. La meta era il campo di concentramento di Bad Sulza (Stalag IX C), che si trova a circa 90 km da Lipsia, dove venivano internati i soldati alleati.
E’ sopravvissuto, fra stenti, orrore e sofferenze, per 22 mesi. Il 25 luglio del 1945, con immensa gioia, è riuscito a far ritorno a casa, in famiglia, con suo fratello.
Antonio è sempre di buon umore, gli piace stare in compagnia per parlare e rievocare i fatti del passato e per commentare gli avvenimenti attuali.
Tanti auguri Antonio!