Con questa nuova legge, per la prima volta, potranno votare anche i 18enni per il Senato. E si andranno a scegliere 400 deputati (non più 630) e 200 senatori (non più 315). Il “Rosatellum”attua un sistema elettorale misto, in parte proporzionale e in parte maggioritario. Un terzo dei seggi tra Camera e Senato sarà eletto in collegi uninominali (quindi con sistema maggioritario), mentre i restanti due terzi saranno divisi tra i partiti rispettando i risultati percentuali ottenuti alle elezioni (sistema proporzionale).
Ai votanti saranno consegnate due schede: una per il Senato e una per la Camera e sulla scheda troveremo per ogni coalizione (o lista singola) un candidato al collegio uninominale e – accanto a ogni simbolo – una lista di candidati per la parte proporzionale.
Per votare basta un segno su un simbolo della lista o sul nome del candidato dell’uninominale. Se si sceglie il simbolo il voto andrà automaticamente anche al candidato dell’uninominale collegato. Se si sceglie il candidato, il voto sarà automaticamente conteggiato, in maniera proporzionale, anche sui partiti della coalizione.
Non esiste il voto disgiunto e i partiti ottengono i seggi se raggiungono almeno il 3% dei voti totali. Per potere eleggere un rappresentante, le coalizioni devono invece raggiungere il 10%.