In corsa verso Roma, con feudi pressoché bloccati, ci sono tre assessori regionali. E, dunque, le politiche del 25 settembre decimano la giunta Acquaroli, con il governatore che dovrà pensare ad un rimpasto.
Migrano verso il Parlamento Guido Castelli, assessore al Bilancio ed alla Ricostruzione in quota Fratelli d’Italia, Giorgia Latini della Lega, delega all’istruzione, e già parlamentare. E Mirco Carloni, vice presidente che si è occupato di agricoltura ed altri progetti. Servono sostituti e si fanno i nomi di Carlo Ciccioli, sempre di Fratelli d’Italia ma anche dell’ex sindaco di Jesi Massimo Bacci. Sulle quote rosa si è in difficoltà. Manca una donna che possa entrare nell’esecutivo. Riguardo alle liste ed i candidati presentati nelle Marche, tutto è andato secondo i piani con qualche new entry come i Gilet arancioni del generale Pappalardo, il movimento Vita di Sara Cunial, il Popolo delle partite Iva che schiera Umberto Carriera, uno dei fondatori del movimento IoApro.
Sono venti le liste depositate alla Corte d’Appello di Ancona. Eppure meno della metà di queste avranno chance di eleggere qualcuno. Con la nuova legge elettorale cioè il “Rosatellum” si avranno appena nove parlamentari, di cui sei deputati e tre senatori. Chi la spunterà? La corsa è aperta e vinca il migliore.