“La personalità dell’indagato, animato da un irrefrenabile delirio di gelosia e incapace di accettare con serenità il verificarsi di eventi avversi, come la cessazione di un rapporto per di più caratterizzato da incontri sporadici“, rappresentano la “manifestazione di eccezionale pericolosità e assoluta incontrollabilità“.
Lo mette nero su bianco il giudice del Tribunale di Bologna Andrea Salvatore Romito nell’ordinanza con la quale ha convalidato l’arresto per Giovanni Padovani, accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi.