Una telefonata ti allunga la vita. Era il claim della pubblicità Sip degli anni 90. In questo caso una telefonata è stata più che provvidenziale e ha salvato la vita ad un papà caduto in montagna e disperso in Friuli. A farla è stato il figlio dell’uomo che, da Pescara, ha allertato il Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia perché il padre è scompraso mentre percorreva il “Cammino Celeste”. Non aveva comunicato il suo arrivo alla tappa prefissata. L’allarme è scattato attorno a mezzanotte – tramite i carabinieri di Pescara, che hanno richiesto l’ausilio dei colleghi di Cividale – e il ritrovamento è avvenuto verso le 8 di oggi: l’escursionista aveva sbagliato sentiero ed è caduto per diversi metri riportando alcuni seri traumi. Le squadre di Udine del Soccorso Alpino, che lo hanno individuato e affidato all’elisoccorso che lo ha portato in ospedale. Ieri sera l’uomo sarebbe dovuto arrivare al Rifugio Ana Monte Aperta, attraverso il sentiero 711. Abitualmente il padre chiama il figlio ogni sera. Non sentendo il genitore, l’uomo ha lanciato l’allarme: una velocità di intervento che ha probabilmente salvato la vita al papà, considerati i politraumi rimediati nell’incidente.