Procura e difese non presentano appelli. Confermate, dunque, le otto condanne comminate per il furto della porta del Bataclan con l’opera di Bansky, quella ritrovata nel giugno di due anni fa in un casolare di Sant’Omero e poi tornata in Francia a ricordare per sempre le vittime dell’attentato terroristico a Parigi.
A giugno i giudici francesi hanno emesso la sentenza dopo una istruttoria svolta in tempi sicuramente più brevi di quelli a cui si è abituati nei tribunali italiani. Per i sette francesi accusati di aver ideato il colpo e trasportato l’opera in Italia, cui è contestato il reato di furto e ricettazione, le pene vanno da 4 anni a dieci mesi. Sei mesi, invece, per il 59enne imprenditore di Tortoreto, titolare di un B&B, proprietario del casolare di Sant’Omero in cui appunto venne ritrovata l’opera.
Le sentenze, dunque, sono passate in giudicato e diventate esecutive. L’abruzzese ha sempre detto, anche di recente davanti ai giudici francesi, di non sapere cosa fosse quel pannello né che fosse stato rubato. Nel corso dell’istruttoria ha ribadito di aver fatto una cortesia a un cittadino francese che conosceva da tempo e che già in passato gli aveva lasciato delle cose in custodia.