Sulle nomine dei nuovi direttori generali del mondo sanitari marchigiano interviene l’assessore regionale Filippo Saltamartini che dice: “Completamente fuori luogo un ‘toto-dg’ che sembra quasi un ‘toto-ministri'”.
Per quanto riguarda le nomine dei direttori generali dell’Azienda ospedalierio universitaria delle Marche (Ancona), dell’Inrca e delle cinque Aziende sanitarie territoriali (Ast). Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini, a margine della seduta del Consiglio regionale ad Ancona. L’assessore ha portato in giunta “l’esigenza di riaprire la selezione” affinché “a fine novembre siano nominati i due direttori di Torrette e Inrca.
La “selezione deve tener conto di professionisti che a livello nazionale domanderanno di partecipare alla selezione stessa. – ha spiegato Saltamartini – Anche su questo punto, il toto-dg che sembra il toto-ministri è fuori luogo: le persone che dovranno essere nominate dovranno essere all’interno dell’elenco nazionale. Il ‘toto-dg’ – ha ironizzato l’assessore – probabilmente è uno sport che piace ai lettori dei giornali ma le procedure saranno rigorosamente pubbliche, procedure che tengano conto, non della valutazione politica, ma del merito delle persone che saranno chiamate ad assumere responsabilità così importanti”.
Le nuove nomine per i vertici delle Ast, o per alcune di esse, arriveranno successivamente a quelle dei due dg di Torrette e Inrca. Con la riforma dell’organizzazione sanitaria regionale, approvata a inizio agosto, nelle Marche ci saranno sette aziende: oltre a ‘Torrette’ e Inrca, le cinque ‘ex aree vaste’ che diventano autonome tra le quali quella di Pesaro che ingloberà Marche Nord.