Confermato il carcere per Cristiano De Vincentiis, il 50enne che mercoledì scorso, 19 ottobre, in casa a Bucchianico (Chieti) ha ucciso a coltellate la madre Paola De Vincentiis, 69 anni.
Il gip del Tribunale di Chieti Luca De Ninis ha convalidato l’arresto eseguito dai carabinieri e, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Giancarlo Ciani, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Venerdì, dinanzi al Gip si era svolto l’interrogatorio di convalida dell’uomo, difeso dall’avvocato Cristiano Zulli, che per il suo assistito aveva chiesto la misura meno afflittiva della comunità.
L’uomo era stato ricoverato in ospedale a Chieti la mattina stessa dell’omicidio, per alcune ferite non gravi, ed era piantonato in quanto arrestato per omicidio volontario. Ieri era stato trasferito in carcere dopo l’interrogatorio svoltosi nel primo pomeriggio nel palazzo di giustizia di Chieti. Lunedì prossimo in Procura a Chieti verrà affidato al medico legale Cristian D’Ovidio l’incarico di eseguire l’autopsia.
Fra madre e figlio pare ci fossero frequenti liti a causa delle continue richieste di denaro da parte di quest’ultimo: richieste che avevano spinto la donna a rivolgersi al parroco di Bucchianico.
La vittima è stata colpita con almeno 17 coltellate, sferrate con una lama di 20 centimetri. Fendenti che l’hanno raggiunta alla schiena, alla nuca e al collo. De Vincentiis, che subito dopo il fatto è stato ricoverato per alcune ferite, più volte durante l’interrogatorio da parte del Gip De Ninis, si è sovrapposto alle domande che gli venivano rivolte. Ed ha anche minacciato il pm Giancarlo Ciani che ha assistito all’interrogatorio.