VENEZIA – Decollo Ascoli. La terza vittoria consecutiva fa di nuovo schizzare i bianconeri in zona playoff. Sbancata anche Venezia. Un altro 2-0 dopo quello di Bari a metà mese. Dionisi e poi Collocolo per mandare all’inferno i lagunari e Javorcic, contestati dai tremila del Penzo a fine gara.
L’ennesimo scalpo di una grande per la squadra di Bucchi, nonostante il Venezia in casa non abbia mai vinto e nelle ultime 4 gare abbia rastrellato un punto. L’Ascoli invece, al quinto successo stagionale, scoppia di salute, a dispetto delle 7 assenze con cui si presenta in Veneto. Due ritocchi: dentro Falzerano e Gondo, al rientro dalla squalifica.
Poche bollicine nel primo tempo. Se non per l’episodio al 6’: Ullmann sull’invito di Candela buca Guarna, ma l’austriaco tocca il pallone con la mano, annullato. Lo squillo bianconero dopo il quarto d’ora, con la botta di Dionisi respinta da Ceppitelli. Seguono il tentativo di Novakovich, murato dalla difesa marchigiana e la punizione, alta, di Adjapong. Al 27’ il tiro di Cheryshev (il più vivace tra i lagunari): sicuro Guarna. Alle mezzora di nuovo l’Ascoli, con Dionisi che serve Falzerano: Tessmann si salva in angolo. Lo stesso capitano bianconero firma un piazzato abbondantemente fuori. Ancora gli ospiti, anche su punizione, stavolta di Caligara, che però calcia sulla barriera arancioneroverde. Prima del riposo il corner di Adjapong che chiama all’incornata Collocolo: out.
Nella ripresa altra storia. Adjapong resta negli spogliatoi: in campo Giordano. Il Venezia risponde al 59’ con un doppio cambio: entrano Pohjanaplo e Crnigoj, escono Tessmann e Novakovich. La chiave al 65′: Gondo lascia il posto a Pedro Mendes. Dopo 2 minuti il portoghese di testa sul lancio di Simic per il diagonale autografato da Dionisi, alla 500esima gara tra i professionisti e soprattutto al quarto gol consecutivo (eguagliato il record personale del 2010, con la maglia della Salernitana), il numero 116 tra i cadetti. 1-0.
Al 71’ Mendes prova a far tutto da solo, su punizione: brividi per il Venezia. All’80’ Joronen stende Lungoyi (dentro al posto del capitano bianconero) al limite dell’area: rosso diretto e lagunari in 10. Un altro piazzato, battuto da Caligara e anche stavolta sulla barriera.
Ma all’86’ l’Ascoli si mette al sicuro. Collocolo ruba palla e decide di mettersi in proprio: gol favoloso, il secondo in campionato, e rinnovo di contratto fino al 2025 festeggiato nel migliore dei modi. 2-0.
C’è tempo per il tris sfiorato da Pedro Mendes. Poi i fischi dello stadio Penzo e la festa dei 271 tifosi dell’Ascoli in laguna. Filotto da 9 punti: il Picchio è tornato a volare alto.
Foto Ascoli Calcio