CHIETI – Due night chiusi, 73 persone identificate, fra lavoratori e clienti, e una persona denunciata a piede libero. Questo il bilancio dei controlli eseguiti in quattro locali notturni e una struttura ricettiva della provincia di Chieti.
I clienti avevano un’età tra i 60 e 70 anni, ma era presente anche un 81enne e un 65enne che risultava essere agli arresti domiciliari. Gli agenti della squadra mobile della questura diretta da Miriam D’Anastasio hanno effettuato controlli finalizzati a rilevare e contrastare il fenomeno del lavoro illecito e dello sfruttamento degli immigrati, con particolare riguardo allo sfruttamento sessuale, alla frode previdenziale, all’accattonaggio forzato e ad altre forme di lavoro illegale.
L’attività è stata svolta in sinergia con il personale dell’ufficio immigrazione, della divisione di polizia amministrativa, dei Commissariati di Lanciano e Vasto e dell’Ispettorato del lavoro di Chieti. Complessivamente, le verifiche hanno interessato quattro locali notturni e un ristorante-pizzeria. All’interno dei locali notturni sono state controllate 34 donne straniere, provenienti principalmente da Romania, Ucraina, Russia e Albania, che lavoravano come entraîneuse.
Nello specifico, sono stati individuate sei dipendenti irregolari, mentre una decina di contratti sono ancora al vaglio dell’Ispettorato del lavoro. Due i locali chiusi, inoltre gli agenti hanno contestato ai titolari delle attività sanzioni amministrativa per un totale di 18.300 euro per aver impiegato personale senza rispettare le normative in materia di lavoro.