ASCOLI PICENO – Una frode accertata per quasi 200mila euro con irregolarità riscontrate nel 100% di casi controllati dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Ascoli Piceno. Così sono finite nei guai altri 39 persone che hanno illecitamente richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza.
Il 73% dei cosiddetti “furbetti del reddito” sono stranieri, prevalentemente rumeni e nigeriani, che hanno falsamente dichiarato nella domanda presentata di essere residenti in Italia da più di dieci anni e in modo continuativo negli ultimi due.
Il controllo della corretta spettanza delle prestazioni sociali, assume, nel panorama delle attività della Guardia di Finanza, un rilievo prioritario, specie in questo periodo di difficoltà economica.
Tale sussidio può essere richiesto infatti solo con la sussistenza dei necessari requisiti del richiedente sia di carattere economico che relativi alla cittadinanza, residenza e soggiorno nonché di non essere stato sottoposto a misura cautelare personale e condannato per una serie di delitti in via definitiva nei dieci anni precedenti la richiesta.
Proprio la mancanza di taluni dei suddetti requisiti rilevata dai militari ascolani è stata posta alla base delle segnalazioni all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’ipotesi di reato di cui all’art. 7, comma 1 del D.L. 4/2019, convertito in legge 26/2019, nei confronti della platea di soggetti.
La frode accertata è stata quantificata in 197mila euro a cui si aggiungono 260mila euro di ulteriori contributi per i quali è stato chiesto da parte dei Reparti territoriali della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno l’immediata interruzione dell’erogazione scongiurando così l’aggravarsi del danno per il bilancio pubblico.