Il suo corpo è stato ritrovato senza vita nella casa dove alloggiava in Germania. Era tornato a Memmingen per riprendere le ultime cose e far ritorno definitivamente nella sua città di origine. Choc a Penne per l’improvvisa scomparsa di Nicola D’Angelo avvenuta a soli 38 anni. Aveva lavorato per diversi anni in un’azienda edile con compiti da muratore specializzato. A giorni sarebbe tornato per rimettere radici e stare insieme alla sua famiglia, molto conosciuta nel capoluogo vestino. Nicola era uno dei quattro figli di Aladino D’Angelo, titolare dell’omonimo bar sulla piazza di Penne, in provincia di Pescara. Secondo prime indiscrezioni il 38enne avrebbe dovuto incontrare un suo conoscente sabato a pranzo, ma all’appuntamento non è mai arrivato. Forse a stroncarlo è stato un malore ma solo l’esame autoptico potrà stabilire l’esatta causa decesso. La notizia della morte di D’Angelo ha fatto il giro di Penne, rimbalzata sui social provocando un’onda di commozione e dolore. Tantissimi i messaggi di cordoglio per Nicola, descritto da quanti lo conoscevano come un giovane allegro, innamorato della vita e ben voluto da tutti. Tifosissimo del Penne calcio, non mancava mai di parlarne e di scriverne con gli amici. Viveva da tempo a Memmingen dopo aver lasciato Penne dove era stato anche amministratore di una società, ma poi il 38enne aveva deciso di cambiare strada. Si faceva chiamare simpaticamente Nicola “Doic” D’Angelo, proprio per il riferimento fonetico alla Germania. A Memmingen lavorava in una ditta che opera nella manutenzione delle strade.