Ascoli Piceno – A quasi quattro anni di distanza da quel tragico incidente, è iniziato ieri mattina il processo per la morte di Valerio Cicconi, il medico di Offida deceduto a seguito dello schianto che si verificò lungo la Mezzina nel febbraio del 2019. Due gli imputati di omicidio stradale: si tratta di Luigino Nespeca e Loris Stracci che hanno chiesto ed ottenuto che il processo si svolgesse con il rito abbreviato. Nespeca, inoltre, deve rispondere anche dell’accusa di lesioni gravi per le ferite riportate da Stracci a seguito dell’incidente. Nel corso dell’udienza è stato sentito il consulente tecncio di parte nominato dalla difesa di Stracci. L’avvocato Sergio Gabrielli, infatti, aveva subordinato il ricorso al rito abbreviato condizionandolo all’audizione del perito di parte che ieri mattina, davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ascoli, Matteo Di Battista, ha ricostruito la dinamica dell’incidente soffermandosi in particolare sul fatto che, stando alla ricostruzione proposta, Luigino Nespeca alla guida della sua Citroen Ds avrebbe invaso l’altra corsia andando a sbattere contro la Fiat Tipo condotta da Stracci che procedeva in senso inverso. A causa di questo primo schianto, pertanto, la Fiat Tipo era rimasta gravemente danneggiata tanto da non poter essere più governata per poi andare a sbattere contro la Fiat Punto di Valerio Cicconi.
Era il 7 febbraio del 2019 quando, intorno alle 20, Luigino Nespeca al volante della sua Citroen Ds stava percorrendo la Mezzina in direzione di Offida quando avrebbe invaso la corsia opposta proprio mentre stava giungendo la Fiat Tipo di Loris Stracci che viaggiava in direzione di Castel di Lama. Lo schianto fu violentissimo e la Fiat Tipo proseguì la sua corsa andando prima a sbattere contro il muro di contenimento presenti su un lato della carreggiata per poi andare ad invadere l’altra corsia di marcia proprio mentre si trovava a passare la Fiat Punto condotta da Valerio Cicconi. Nello scontro, Valerio Cicconi morì mentre Loris Stracci riportò la frattura del bacino e un importante trauma toracico, oltre a alcune ferite su tutto il corpo. Il processo è stato aggiornato al 23 maggio del prossimo anno per la discussione e la sentenza.