CHIETI – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, nell’ambito dell’attività di Polizia Economico Finanziaria finalizzata, ha accertato, a carico di un soggetto, titolare di una ditta attiva nel settore edile, violazioni alle limitazioni dell’uso del contante, con operazioni volutamente frazionate, per l’acquisto di materiali edilizi.
In particolare, i finanzieri della Tenenza di Ortona hanno constatato come la condotta posta in essere dal soggetto consisteva in una periodica e collaudata emissione di assegni postali intestati “a me medesimo”, tratti dal conto corrente dello stesso, per circa 47 mila euro, subito monetizzati e utilizzati per acquisti riconducibili all’attività dell’impresa edile, con pagamenti in contanti, in violazione della normativa antiriciclaggio di cui all’art. 49, comma 1, del Decreto Legislativo 231/2007 che sancisce le “Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore”.
Le Fiamme Gialle, attraverso il raffronto tra la contabilità della ditta edile e i conti correnti, hanno ricostruito le dinamiche dei citati assegni, trasformati in denaro contante dal titolare dell’impresa per essere rigirato a terze persone, quali presunti venditori, a fronte di acquisti di ponteggi e altri materiali eseguiti in “nero”, cioè senza fattura. La constatazione di tali violazioni è stata inoltrata al Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato dell’Aquila – al fine di elevare le previste sanzioni amministrative parametrate alla somma trasferita eccedente il limite di 2000 euro consentito.