PESARO – E’ tutto pronto per la maxi evacuazione di Case Bruciate, che si è resa necessaria per consentire il disinnesco e brillamento dell’ordigno bellico americano sganciato durante la seconda guerra mondiale, e ritrovato lungo Strada Montefeltro, nei pressi del casello autostradale. Domani mattina, tra le 6 e le 8 i 900 residenti della frazione pesarese dovranno lasciare le proprie abitazioni e uscire dalla zona rossa individuata nel piano definito in prefettura. L’evacuazione sarà effettuata dal Comune con l’assistenza della Protezione civile e sotto la vigilanza delle forze di polizia. Bloccata l’A14 in entrambi i sensi di marcia, tra Cattolica, Gabicce Mare e Fano, dalle 8 alle 12. Di conseguenza, per chi da Bologna è diretto verso Ancona/Pescara, l’uscita sarà obbligatoria alla stazione di Cattolica mentre, nella direzione opposta, verso Bologna, ci sarà l’uscita obbligatoria alla stazione di Fano. Saranno chiuse strada Montefeltro, via San Germano, via Selvagrossa, via Ricci, strada Fornace Vecchia e strada Raschietto. Stop anche al traffico aereo. Per tutta la durata delle operazioni degli artificieri dell’esercito, il centro abitato di Case Bruciate sarà presidiato dalle forze di polizia e dai volontari della Protezione civile. Verrà tolta la corrente elettrica nell’area di pericolo. Nella zona evacuata saranno potenziati i servizi di controllo per scongiurare tentativi di sciacallaggio ai danni dei residenti che si dovranno allontanare. C’è chi verrà ospitato da parenti o amici, chi ne approfitterà per una gita fuori porta e un pranzo al ristorante, o una visita ai primi mercatini natalizi. Coloro che non troveranno nessuna sistemazione fino al rientro nelle abitazioni, programmato entro le 15, potranno recarsi alla Vitrifrigo Arena, dove verrà allestito un centro di accoglienza con posti a sedere, acqua e caffè. Nelle operazioni di disinnesco saranno impegnati gli artificieri del Reggimento genio ferrovieri di Castelmaggiore Bologna, che negli ultimi giorni hanno presidiato l’area della bomba predisponendo le attività di messa in sicurezza. Il disinnesco dell’ordigno inizierà alle 9, poi il brillamento avverrà un’area isolata in strada Stroppato, quando ormai la carica sarà depotenziata. La più recente bonifica di una bomba risale a marzo del 2018 quando a Fano si ritrovò un ordigno in spiaggia che richiese la maxi evacuazione di 23.000 residenti e l’attivazione di 8 centri di accoglienza.