Parlava di bomboloni e di birrette. Invece era un linguaggio in codice che utilizzava, nelle chat di Whatsapp, per spacciare droga. E’ stato arrestato, dai carabinieri di Falconara, un 35enne di Camerata Picena, in provincia di Ancona. Gli agenti, sabato, si sono presentati a casa sua e durante la perquisizione hanno trovato oltre 70 grammi di hashish e quasi un grammo di marijuana. Oltre a 700 euro in contanti. L’uomo, ovviamente, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio, anche se nella sua abitazione non è stato trovato alcun materiale riconducibile all’operazione di confezionamento delle dosi. La soffiata, alle forze dell’ordine, sarebbe arrivata dall’ex fidanzata del 35enne. Da lì è scattato anche il controllo delle chat sul suo cellulare. E, proprio il linguaggio in codice adoperato avrebbe insospettito ulteriormente i carabinieri. Il telefono, successivamente, è stato sequestrato. La giudice Francesca Grassi ha già convalidato l’arresto del 35enne, difeso dall’avvocato Giacomo Curzi, disponendo l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. La Procura, invece, aveva chiesto per l’uomo gli arresti domiciliari. Il 35enne, che ha un precedente risalente a diversi anni fa, si è difeso dicendo che la droga non era destinata allo spaccio, ma solo per uso personale. L’avvocato ha chiesto i termini a difesa e l’udienza proseguirà il 10 gennaio prossimo.