Una donna ucraina, rifugiata a Pedaso con la figlia minore, si è rivolta ai Carabinieri lo stato di sfruttamento che ha subito sul lavoro in un ristorante del posto.
I militari dell’Arma hanno accertato che le tre persone, socie dell’esercizio di ristorazione, approfittando dello stato di bisogno della donna, dovuto dalla situazione economica, perché straniera scappata dalla guerra, la costringevano a lavorare oltre le ore previste dal contratto e aznichè una tariffa oraria di 12.10 euro l’ora, ne elargivano appena 4.30.
Come se non bastasse, la donna veniva sistematicamente privata del riposo settimanale e delle ferie, mai godute.
I Carabinieri hanno identificato e denunciato per sfruttamento del lavoro in concorso i tre soci del ristorante di Pedaso.