LANCIANO – Uno studio scientifico appena pubblicato dalla Stazione Ornitologica Abruzzese ha fatto il punto sull’insediamento e sull’espansione di un nucleo di Usignolo del Giappone, in Abruzzo, nella zona tra San Vito Chietino e Lanciano.
La ricerca, “L’Usignolo del Giappone Leiothix lutea in Abruzzo”, apparsa sull’ultimo numero della rivista ornitologica Alula, è stata condotta dai soci dell’associazione Marco Liberatore, Alessandra Iannascoli, Marco Pantalone e Giulia Pace attraverso decine di rilievi sul campo avvenuti nel periodo 2020-2022. Attraverso l’osservazione degli individui e l’ascolto del canto, compreso l’uso del playback – cioè l’emissione del verso con altoparlanti per stimolare la risposta degli individui – è stata mappata in dettaglio la distribuzione della specie, risultata presente nei comuni di San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Santa Maria Imbaro, Treglio e Lanciano, dalla costa sino a 11 km nell’entroterra.
La specie, originaria del sud est asiatico, è inconfondibile, con gola gialla e becco arancione, di dimensioni simili a quelle di un passero. Al di fuori del periodo riproduttivo è gregaria, formando gruppi di decine di individui.
Questa specie è alloctona per la fauna europea, cioè la sua presenza è dovuta a sconsiderate immissioni, volontarie o accidentali, avvenute nel passato. Infatti la specie viene allevata a scopo ornamentale per i suoi peculiari colori sgargianti e oggi viene segnalata in diversi siti in Italia e nel resto d’Europa, seppur per ora localizzata. Con ogni probabilità la popolazione che oggi si riproduce nel lancianese, la prima osservata nel versante adriatico della penisola, è derivata da un’immissione avvenuta attorno a Lanciano una ventina di anni fa, probabilmente in coincidenza con la chiusura di un negozio di animali.