ASCOLI PICENO – Tre persone denunciate e 48 chilogrammi di prodotti pirotecnici sequestrati. È il bilancio di una serie di controlli disposti dal Questore di Ascoli Piceno Massimo Modeo in vista della notte di Capodanno sul territorio provinciale, rivolti a ditte di produzione di articoli pirotecnici, ma anche supermercati, cartolerie, tabaccherie e ambulanti, allo scopo di individuare l’eventuale illecita commercializzazione dei cosiddetti ‘botti di fine anno’.
Gli agenti della Squadra amministrativa e dell’ufficio armi hanno controllato due fabbriche di esplosivi, quattro depositi di prodotti pirotecnici, 11 esercizi commerciali al dettaglio.
Sono emersi, a vario titolo, diversi illeciti penali: detenzione di prodotti pirotecnici scaduti, irregolarità nella tenuta dei registri di carico e scarico di materiale esplodente e mancato rispetto delle prescrizioni imposte dal Prefetto in licenza. I servizi di controllo sono stati programmati anche per il nuovo anno.
Anche ad Ancona nei giorni scorsi il personale della Divisione Polizia amministrativa e sociale della Questura, insieme alla polizia Locale, ha svolto diverse verifiche per prevenire illeciti; l’attività di controllo sul commercio di prodotti pirotecnici, ha dato esito negativo e non sono state riscontrate anomalie.
In corso servizi mirati con ulteriori accertamenti da parte degli agenti per garantire che i festeggiamenti nella notte di San Silvestro si svolgano in piena sicurezza.
Gli artificieri della polizia di Ancona hanno ribadito consigli alla cittadinanza per utilizzare, in modo responsabile e consapevole, i fuochi d’artificio: “è importante che i ‘botti’ vadano acquistati solo da rivenditori autorizzati e abbiano il marchio CE, garanzia di conformità ai requisiti di sicurezza delle norme attuali”. “Usateli all’aperto, – avverte la polizia – lontano da oggetti potenzialmente infiammabili e possibilmente a distanza dai bambini. Anche una piccola scintilla può causare incendi e danni ingenti alle abitazioni. Ricordate che è assolutamente vietato comprare i cosiddetti botti illegali o presunti tali”.