“Il sistema operativo della ricostruzione va mantenuto e rafforzato se possibile”. E’ quanto ha detto il senatore Guido Castelli, commissario in pectore della ricostruzione post sisma dell’Italia centrale, intervenendo nella presentazione del rapporto di fine mandato del commissario uscente, Giovanni Legnini. “Tre cose si sono rese chiare nel tempo – ha spiegato Castelli -. La prima è che la ricostruzione è una realtà dinamica che va continuamente aggiornata, sottoposta a manutenzione e osservata perché quando sei convinto di aver raggiunto il risultato c’è qualcosa che rende magari vulnerabile quel risultato stesso. Adesso è importante arrivare agli stati finali dei processi. La seconda è che la ricostruzione è una realtà di relazione, è il frutto concomitante dell’azione di tantissimi. La terza – ha aggiunto Castelli – è che la ricostruzione ha un senso nella misura in cui si mantenga il flusso vitale dei borghi che dovremo ricostruire. Dobbiamo sempre più allontanare lo spettro della casa ricostruita, ma vuota”.