Grazie alle indagini lampo effettuate dai carabinieri del fermano, sono state denunciate nel giro di pochi giorni 7 persone, responsabili di diverse truffe telematiche. A Monte Urano sono state denunciate due donne della provincia di Monza Brianza, una di 61 anni, l’altra di 59. Avevano simulato la vendita on line di una consolle musicale, ma dopo essersi fatte accreditare un acconto di 500 euro, si sono rese irreperibili. A Porto San Giorgio i carabinieri hanno invece individuato e denunciato un 38enne della provincia di Napoli. Aveva inviato alla sua vittima sms aventi come mittente una banca, con cui comunicava la presenza di operazioni fraudolente: poi, dopo aver contattato telefonicamente la persona, qualificandosi come operatore dell’istituto di credito, riusciva a farsi comunicare il numero delle carte di credito e codice di sicurezza, dalle quali sottraeva circa 3.200 euro. A Monte San Pietrangeli un residente ha denunciato ai carabinieri di aver ricevuto sulla casella di posta elettronica, una mail di phishing con cui veniva accusato di reati a sfondo sessuale e altri reati da parte di sedicenti carabinieri; altre mail chiedevano a richiesta di versare 5.000 euro per sanare la propria posizione e 13mila a titolo di cauzione. Per paura di guai giudiziari la vittima ha effettuato tre bonifici bancari per 18mila euro complessivi. Si tratta di una nuova campagna di phishing perpetrata attraverso false mail e messaggi social che riportano il logo dei Carabinieri o della Polizia di Stato. A Montottone i carabinieri hanno denunciato un 41enne bengalese residente a Roma, che si era fatto accreditare da un uomo di Porto San Giorgio 750 euro per la vendita di una bicicletta on line per poi sparire. I carabinieri di Montegranaro hanno denunciato un 19enne napoletano: simulando la vendita di sacchi di carburante solido per stufe, induceva la vittima ad eseguire in suo favore un bonifico di 100 euro, senza inviare la merce e rendendosi irreperibile. A Servigliano i militari hanno denunciato un 45enne di Prato: con il pretesto di vendere on-line un’autovettura ad un 55enne del luogo si era fatto accreditare 25mila euro su un conto corrente per poi rendersi irreperibile.