ANCONA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona hanno portato a termine l’esecuzione di tre provvedimenti di confisca per un valore complessivo di 850 mila euro. Le misure sono state disposte con sentenze irrevocabili di condanna, emesse dalla Corte di Appello di Ancona e confermate definitivamente dalla Suprema Corte di Cassazione, nei confronti di tre imprenditori della provincia di Ancona, condannati a vario titolo per reati fiscali, quali emissione e utilizzo di fatture false e omesso versamento di ritenute e di Iva.
I procedimenti che hanno portato alle condanne sono stati avviati sulla base di attività di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza e di accertamenti eseguiti da funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Ancona nei confronti di imprese marchigiane, operanti nei settori della componentistica e del trasporto merci. Sulla base delle sentenze con le quali sono state disposte le confische, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno avviato approfondimenti investigativi finalizzati alla ricostruzione delle capacità patrimoniali e finanziarie dei condannati, al fine di individuare i beni da sottoporre a confisca. Sono stati quindi confiscati conti correnti bancari e fondi pensione, quote societarie, tre unità immobiliari, due terreni e tre autoveicoli. In particolare, uno degli autoveicoli, grazie a specifiche disposizioni di legge, è stato assegnato alle Fiamme Gialle per esigenze operative. L’attività è il frutto della proficua sinergia tra Procura della Repubblica di Ancona, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate, sancita dalla stipula nel giugno 2019 di un importante Protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare il coordinamento nel settore dei reati tributari attraverso una maggiore ed efficace circolarità delle informazioni.