NEW DELHI – Dopo quattro mesi l’incubo è finito. Atterreranno a Roma, domattina, i writers italiani, Gianluca Cudini, Baldo Sacha, Daniele Stranieri e Paolo Capecci, arrestati lo scorso 2 ottobre in India per avere imbrattato con dei graffiti carrozze della metropolitana di Ahmedabad, la capitale del Gujarat.
Assistiti dall’avvocato Vito Morena, e affiancati costantemente dal Consolato italiano di Mumbai, i giovani writers, originari dell’Abruzzo e delle Marche, hanno ottenuto dalle autorità indiane il permesso di rientrare grazie alla loro immediata dichiarazione di avere sbagliato e all’atteggiamento pacato con cui hanno convinto gli inquirenti di non avere voluto compiere gesti terroristici.
Le famiglie erano state informate degli sviluppi decisivi della vicenda e della prossima partenza nel fine settimana, nel corso di un collegamento video.
Fonti del Consolato italiano di Mumbai confermano che per tutto il periodo in cui sono rimasti agli arresti domiciliari i quattro sono stati trattati bene e si sono mantenuti in buona salute.
L’autorizzazione a tornare in Italia non era scontata: il processo a loro carico è ancora in corso e i quattro potranno essere chiamati a presentarsi in udienza, anche in modalità da remoto.
Dopo la caduta delle accuse più pesanti, quelle relative al terrorismo, ci si aspetta che la condanna che sarà comminata si limiterà ad una multa.