SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Antonio Spazzafumo prova a salvare il nautofono,la sirena della nebbia, che a seguito di un’ordinanza dell’Autorità di Sistema Portuale sarà demolito mercoledì 22 febbraio, per il suo “forte ammaloramento”.
In una nota scrive: “Appresa le decisione dell’autorità portuale di procedere alla demolizione del nautofono posto alla punta del molo sud, mi sono messo in contatto con le autorità preposte per chiedere collaborazione affinché il Comune possa adoperarsi per salvaguardare questo impianto che resta pur sempre legato alla tradizione marinara e costituisce un riferimento simbolico per la memoria collettiva di San Benedetto. Nelle prossime ore formalizzerò questa richiesta che, pur non entrando nel merito delle ragioni di sicurezza che hanno portato a prendere questa decisione, è volta a preservare una testimonianza preziosa della storia di questa città”.
Va ricordato che dopo la raccolta fondi di circa 4mila euro messa in campo da alcuni cittadini sambenedettesi per anni (sia nell’amministrazione Piunti, che in quella attuale – ndr) si è atteso l’ok ai lavori da parte degli uffici comunali per il suo ripristino.
Il nautofono si trova alla punta del molo sud e ad insorgere per salvaguardarlo c’è anche il Circolo dei Sambenedettesi al grido di: “Basta con la negazione della nostra identità marinara!”
La notizia dell’abbattimento del Nautofono al molo di San Benedetto costItuisce l’ennesimo episodio, dopo la mancata tutela della casa bassa, della distruzione progressiva della memoria della civiltà marinara sambenedettese.
Il Circolo è incredulo e condivide la protesta cittadina che si sta levando contro questo ennesimo scempio della nostra tradizione che non ha rispetto da parte delle istituzioni.
Noi apriremo una raccolta di firme per impedire questo atto di distruzione dei segni del passato e della memoria delle nostre radici!