“La Capitaneria di Porto di Ancona ci contesta, alla luce del nuovo decreto, di non aver fornito tutte le informazioni richieste durante l’ultima rotazione che si è conclusa con lo sbarco ad Ancona di 48 naufraghi”. Lo fa sapere Medici Senza Frontiere in merito al fermo amministrativo della nave Geo Barents e alla multa ricevuta dalla stessa Ong. Ad aver fatto incappare la nave di ricerca e soccorso dei migranti nel blocco fissato a 20 giorni sarebbe stato il diniego a fornire il Vdr, Voyage Data Recorder. Ovvero il registratore dei dati di viaggio.
Sarà la prefettura di Ancona a decidere sull’eventuale ricorso di Medici senza frontiere contro le sanzioni contestate dalla Capitaneria di Porto alla nave Geo Barents in occasione dell’approdo con 48 migranti a bordo, il 17 febbraio scorso, sulla banchina 22 del porto di Ancona. In particolare sono stati disposti 20 giorni di fermo amministrativo della nave e una multa di 10mila euro per, come reso noto da Msf, “non aver fornito informazioni richieste”.