SAN BENEDETTO – Grave atto vandalico a poche ore dall’inizio dell’ultima tappa della Tirreno-Adriatico. Nella notte qualcuno ha devastato gli ombrelloni che formavano la scritta “il Piceno”, sulla spiaggia di fronte allo chalet “da Federico”. Ad accorgersene per primo il bagnino, che ha subito allertato la polizia locale arrivata per un sopralluogo utile alle successive indagini.
Circa undici gli ombrelloni bruciati, altri sono stati divelti, rovinando di fatto la scritta che avrebbe dovuto lanciare un messaggio promozionale al passaggio dell’elicottero e dei droni addetti alle riprese aeree della gara ciclistica.
Una scritta che aveva fatto storcere il naso ai più “campanilisti”, ma arrivare ad assistere un gesto simile era forse impensabile.
Il sindaco Antonio Spazzafumo su Facebook scrive: “Questo è il risultato del continuo attacco che questa amministrazione sta subendo in questi giorni ci sono quelli che sfruttano i social per fomentare l’odio nei nostri confronti dando così un alibi anche ai peggiori teppisti. Fortunatamente ci sono coloro che invece vogliono migliorare la nostra città. Non gliela daremo vinta: ho chiesto di ripristinare il tutto prima che la gara inizi perché la nostra città – la vera San Benedetto – non si merita questo!”.
Un danno economico per lo stabilimento balneare, oltre che d’immagine per un territorio che dovrebbe provare ad uscire dal proprio orticello e mettere insieme appunto mare, città d’arte, collina e montagna.
L’allestimento era tornato per il secondo anno consecutivo proprio per promuovere l’intero territorio che vede il passaggio finale della Corsa dei due Mari: una settima tappa da 154 chilometri con partenza da San Benedetto del Tronto per poi continuare il percorso collinare verso Monteprandone, Cossignano, Montalto Marche, la Valtesino fino a Grottammare e ancora San Benedetto del Tronto.
La città che da sempre ospita l’arrivo e le premiazioni della Tirreno-Adriatico, anche in questa edizione che vede lo sloveno Roglic in maglia azzurra e favorito per la vittoria della Corsa dei due Mari.