ANCONA – Nessun ricorso da parte dell’Ancona per il match di Imola perso 2-1 e iniziato, ieri sera, con oltre un tempo di ritardo (mancava il servizio medico).
Questa la nota del club biancorosso.
“Alla luce di quanto emerso ieri, in occasione della trentaduesima giornata di campionato a Imola, sono doverose alcune precisazioni sui motivi che hanno visto le squadre entrare in campo con oltre cinquanta minuti di ritardo. Specificando che l’organizzazione è sempre affidata alla società di casa, prima della partita l’Ancona ha preso atto del ritardo dell’ambulanza che doveva garantire l’assistenza, perché durante il tragitto era dovuta intervenire in un incidente stradale. Il direttore di gara, il signor Antonio Di Reda della sezione arbitrale di Molfetta, dopo trentacinque minuti di attesa, ha chiesto se fossimo d’accordo ad aspettare oltre i quarantacinque minuti canonici per cause di forza maggiore come riferito dall’Imolese. Tenuto conto che allo Stadio, in un giorno feriale, c’erano persone che volevano assistere all’incontro, inclusi i nostri tifosi che avevano fatto due ore di auto per venirci a sostenere, abbiamo ritenuto giusto temporeggiare ancora un po’. In ogni caso, l’Ancona si è attenuta alla decisione finale dell’arbitro che è stata appunto quella di far disputare il match. Il club biancorosso, inoltre, ritiene doveroso effettuare ricorso presso le opportune sedi sportive solo in quelle circostanze in cui una squadra trae un ingiusto beneficio rispetto all’altra. Nella situazione in oggetto, nessuna delle due formazioni ha tratto vantaggio da tale ritardo. Ci dispiace essere tornati a casa con un risultato negativo, siamo certi che il mister ed i giocatori riverseranno la rabbia accumulata per il gol preso negli istanti finali, nel prossimo ed importante match casalingo con il Cesena”.
Foto US Ancona (il ds Francesco Micciola)