Ci sono quattro milioni di euro previsti dall’emendamento del governo per evitare le pluriclassi. Un modo per consentire alle scuole del cratere sismico del Centro Italia di derogare al numero minimo e al numero massimo di studenti per classe fino al 2028, scongiurando quindi chiusure di plessi scolastici in zone già in sofferenza.
Lo ha ricordato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenendo oggi ad Ascoli Piceno ad un incontro sul Dl Sisma, recentemente approvato in via definitiva.
“Questo – ha spiegato – vorrà dire più docenti, più dirigenti scolastici. Diamo così una risposta in particolare a quelle sedi scolastiche parzialmente o totalmente inagibili, quelle ospitate in strutture di emergenza. Grazie all’ordine del giorno presentato dall’onorevole Giorgia Latini (Lega), al quale ho dato parere favorevole, si potrà ulteriormente allargare ad altri plessi scolastici e altre realtà“.
Il ministro ha dato disposizione all’Ufficio scolastico regionale di far applicare la deroga “al numero maggiore possibile di situazioni. È una risposta al pericolo di spopolamento nelle zone terremotate, di attenzione alle piccole comunità, alle aree disagiate, come quelle di montagne, che hanno più bisogno di scendere anche rispetto ai numeri della pandemia che erano già numeri derogatori eccezionali. Nonostante i vincoli europei, questo – ha concluso Valditara – vuol dire grande attenzione alle realtà che avevano bisogno di avere una presenza scolastica superiore, per i cittadini, per gli studenti e garantire un servizio di qualità con dignità e vera attenzione al mondo della scuola”.