ASCOLI PICENO – Niente riscatto, ma una sconfitta dolorosa per l’Ascoli. Matura al 91’ contro un Venezia, quintultimo, che non vinceva dall’11 febbraio e balza a tre punti dai bianconeri: adesso è quella la distanza dai playout, con una classifica che in coda è diventata ancora più corta.
Svanito, dunque, l’effetto Breda: dopo il filotto da 10 punti nelle prime quattro gare della sua gestione, ora tre ko consecutivi – non succedeva dal dicembre 2020, con Delio Rossi in panchina. Il Del Duca (14 punti in 15 gare), dove l’Ascoli non segna da 300 minuti, si conferma tutto meno che un alleato.
Breda apporta un solo ritocco all’11 titolare: dentro il rientrante Falasco. L’Ascoli parte con un buon piglio: Falzerano cerca Forte, ma l’ex Benevento non ci arriva in spaccata. Quindi il Venezia, seguito da 101 tifosi tra i 6.295 dello stadio Del Duca: Leali però blocca senza problemi il destro di Milanese. Al 20’ il tentativo di Donati, deviato da Joronen sopra la traversa. Seguono la punizione di Falasco e il colpo di testa fuori misura di Forte. Alla mezzora doppia occasione per i lagunari: prima la girata di Pohjanpalo, dopo Zampano. Brividi per i bianconeri (oggi in maglia nera) sullo spunto di Candela che calcia di poco alto sopra il montante. Prima del riposo la botta di Gondo neutralizzata in due tempi del portiere del Venezia.
Al rientro dagli spogliatoi nei veneti Johnsen al posto di Candela: Vanoli passa dal 3-5-2 al 4-3-1-2. I suoi subito vicini al vantaggio: Pierini per Pohjanpalo, palla fuori di poco. Al 56’ primo cambio per Breda: esce Forte (problema alla caviglia), dentro capitan Dionisi, che al 64’ si farà vedere subito, costringendo alla deviazione Joronen.
Gli ospiti inseriscono pure Cheryshev e Novakovich, l’Ascoli risponde con Giovane (fresco di nuova convocazione con l’Under 20) e Adjapong. Ma i bianconeri faticano a pungere. Ci prova Falzerano, dopo una serie di dribbling: tiro debole. La squadra di Breda tenta di insistere: angolo di Falasco, sponda di Simic, rovesciata di Botteghin a lato.
Breda si gioca le ultime carte: fuori Falzerano e Collocolo, in campo Proia e Marsura. E all’83’ la chance più ghiotta per la sua squadra, con Caligara fermato dal palo. Lo coglie anche il Venezia, ma l’arbitro ferma tutti per fuorigioco. L’Ascoli prova il forcing, ma è il Venezia a colpire: piazzato di Cheryshev e tocco di Carboni, al primo gol in carriera (indecisione di Simic). Ammutolisce il Del Duca per la 12esima sconfitta del Picchio, la settima in casa.
Ora la sosta. Il 1° aprile sarà Ascoli-Brescia.