Il risultato che non si sblocca, l’intensità e la tensione che aumentano, un contrasto di gioco particolarmente duro: è stato questo il mix esplosivo che ha trasformato una semplice partita di calcetto della domenica tra amici in una vera e propria caccia all’uomo, culminata in una lotta senza esclusione di colpi.
I fatti risalgono al 5 febbraio e si sono verificati nell’area sportiva di Via Sacco e Vanzetti: a farne le spese era stato un 28enne del posto che, subito soccorso, aveva riportato lesioni giudicate guaribili in 27 giorni.
I militari della Stazione Carabinieri di Ancona Brecce Bianche però, dopo la denuncia presentata, hanno ricostruito minuziosamente tutti gli accadimenti di quella sera, fino ad arrivare all’identificazione di quattro giovani, di età compresa tra i 20 e i 25 anni, che sono stati deferiti in stato di libertà per i reati di lesioni personali e minaccia aggravata in concorso.
Gli uomini dell’Arma hanno infatti accertato che i quattro, dopo il fallo di gioco subito da uno di loro, avevano reagito violentemente nei confronti del 28enne, colpendolo con un calcio al volto e procurandogli una grave tumefazione ad un occhio.
Da lì si era innescato un violento parapiglia, con i compagni di squadra di quest’ultimo intervenuti per tentare di sedarlo, senza successo: il 28enne, sanguinante e dolorante, ha dovuto trovare riparo all’interno di uno spogliatoio dove è stato costretto a barricarsi per sottrarsi alla voglia di vendetta dei quattro aggressori, che nel frattempo erano pure riusciti a procurarsi una spranga in acciaio per proseguire la loro azione di violenza.
I quattro però, quando si sono resi conto che erano stati allertati i carabinieri, si sono dati alla fuga, nella convinzione di far perdere le proprie tracce e di non venire identificati: speranza vana, tuttavia, poiché i militari non hanno impiegato molto a ricomporre i dettagli della vicenda e a risalire alle loro generalità.
Così, inchiodati alle loro responsabilità delle risultanze delle attività investigative, i quattro calciatori violenti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Ancona.