Kabaret Kappa è un omaggio a Karl Valentin, il testo è prevalentemente ispirato alla sua opera e al
suo mondo surreale. Esponente di spicco del cabaret tedesco, Valentin fu attore comico di
innovazione, tanto da divenire in breve tempo un punto di riferimento per artisti che da lui presero
spunto, come il drammaturgo e teorico del teatro tedesco Bertolt Brecht. Valentin è stato uno dei
più grandi clown-attori del 1900, considerato uno dei precursori del teatro dell’assurdo. Attraverso
la comicità e il nonsense si affrontano argomenti importanti come la comunicazione interpersonale,
il lavoro, la guerra. Insieme a Valentin ci sono testi di Achille Campanile o dei Monty Piton, tutti
autori che attraverso il comico hanno cercato di sondare e mettere a nudo certe pieghe nascoste del
nostro vivere sociale. Un periodo solo apparentemente lontano dai ragazzi che sono comparsi in
scena, un periodo che purtroppo risulta essere drammaticamente vicino ai giorni nostri.
Questa la premessa per comprendere Kabaret Kappa (una risata salverà il mondo), laboratorio
teatrale andato in scena mercoledì 5 Aprile 2023 al “Teatro delle Api” di P.S. Elpidio.
Dopo un breve intervento della prof.ssa Chiara Vitali, anima e coordinatrice del laboratorio, nonché
presentatrice della serata, che ha spiegato al numeroso pubblico presente il valore del teatro nella
scuola come attività altamente formativa sotto ogni aspetto, c’è stato il saluto delle autorità: il
Sindaco di P.S.Elpidio Nazareno Franchellucci, il vice sindaco di Sant’Elpidio a Mare Roberto
Greci, e il Presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenzi. Tre interventi di spessore, in cui si
è elogiato il lavoro del Polo “Urbani” sul territorio e, nello specifico, l’importanza del teatro per la
formazione dei giovani. E poi via!
Magistralmente diretti dal regista Francesco Facciolli, che ha saputo cogliere le caratteristiche di
ciascuno, assegnando ruoli ineccepibilmente “a pennello”, questi i 16 giovani talenti che hanno
letteralmente “spaccato”: Francesca Azzurro, Martina Basili, Aurora Calvitti, Nicoletta
Colangelo, Andrea Carlorecchio, Corvaro Matilda, Valentina Crosta, Elena Diomedi, Safia
Felloussa, Angelica Leoni, Sofia Marzetti, Samuele Marziali, Sunina Petrini, Giulio Pompei,
Mattia Romanella, Giulia Silenzi e Teresa Comite nel difficile ruolo di suggeritrice e di tuttofare
dietro le quinte.
Preparati, disinvolti, divertenti e divertiti, versatili, spigliati nei movimenti, i ragazzi hanno
conquistato letteralmente il pubblico in un crescendo di emozioni esplose in un lungo e meritato
applauso finale. A loro il merito di aver imparato testi molto complessi e di averne colto
la difficile interpretazione attraverso un lavoro iniziato ad ottobre 2022 e portato avanti con un
laboratorio di sole due ore settimanali.
Con orgoglio la Dirigente Scolastica, prof.ssa Laura D’Ignazi, è intervenuta a conclusione dello
spettacolo, ribadendo il grande lavoro svolto e l’auspicio che esso possa essere rifinanziato anche
nei prossimi anni. Le sue parole hanno gratificato lo sforzo dei ragazzi, la bravura del regista e
l’indispensabile collaborazione della prof.ssa Chiara Vitali, il cui impegno nella scuola è davvero
prezioso.
Jérome Bel, coreografo e regista francese contemporaneo disse che il teatro è un mezzo per giocare
alla vita, diventarne il regista e conoscerne la fine. È un modo di vedersi nello spazio da diversi
punti di vista. Essere ricettivi, avere delle strategie, coscienti che il minimo gesto è pronto a
esplodere e contiene tante possibili interpretazioni quanti sono gli spettatori. È cambiare ruolo,
truccarsi, trasformarsi senza sosta. È non giudicare, non attendere, non sperare, essere
nell’intensità dell’azione e del personaggio anche se ha torto. È giocare la vita, interpretandone
molte. Si potrebbe aggiungere che il teatro stimola le emozioni e senza le emozioni anche la scuola,
come la vita, sarebbe un mero contenitore di informazioni.
Kabaret Kappa è un omaggio a Karl Valentin, il testo è prevalentemente ispirato alla sua opera e al suo mondo surreale. Esponente di spicco del cabaret tedesco, Valentin fu attore comico di innovazione, tanto da divenire in breve tempo un punto di riferimento per artisti che da lui presero spunto, come il drammaturgo e teorico del teatro tedesco Bertolt Brecht.
Valentin è stato uno dei più grandi clown-attori del 1900, considerato uno dei precursori del teatro dell’assurdo. Attraverso la comicità e il nonsense si affrontano argomenti importanti come la comunicazione interpersonale, il lavoro, la guerra. Insieme a Valentin ci sono testi di Achille Campanile o dei Monty Piton, tutti autori che attraverso il comico hanno cercato di sondare e mettere a nudo certe pieghe nascoste del nostro vivere sociale.
Un periodo solo apparentemente lontano dai ragazzi che sono comparsi in scena, un periodo che purtroppo risulta essere drammaticamente vicino ai giorni nostri.
Questa la premessa per comprendere Kabaret Kappa (una risata salverà il mondo), laboratorio
teatrale andato in scena mercoledì 5 Aprile 2023 al “Teatro delle Api” di P.S. Elpidio.
Dopo un breve intervento della prof.ssa Chiara Vitali, anima e coordinatrice del laboratorio, nonché presentatrice della serata, che ha spiegato al numeroso pubblico presente il valore del teatro nella scuola come attività altamente formativa sotto ogni aspetto, c’è stato il saluto delle autorità: il Sindaco di Porto Sant’ Elpidio Nazareno Franchellucci, il vice sindaco di Sant’Elpidio a Mare Roberto Greci, e il Presidente della Provincia di Fermo Michele Ortenzi. Tre interventi di spessore, in cui si è elogiato il lavoro del Polo “Urbani” sul territorio e, nello specifico, l’importanza del teatro per la formazione dei giovani. E poi via!
Magistralmente diretti dal regista Francesco Facciolli, che ha saputo cogliere le caratteristiche di ciascuno, assegnando ruoli ineccepibilmente “a pennello”, questi i 16 giovani talenti che hanno letteralmente “spaccato”: Francesca Azzurro, Martina Basili, Aurora Calvitti, Nicoletta Colangelo, Andrea Carlorecchio, Corvaro Matilda, Valentina Crosta, Elena Diomedi, Safia Felloussa, Angelica Leoni, Sofia Marzetti, Samuele Marziali, Sunina Petrini, Giulio Pompei, Mattia Romanella, Giulia Silenzi e Teresa Comite nel difficile ruolo di suggeritrice e di tuttofare dietro le quinte.
Preparati, disinvolti, divertenti e divertiti, versatili, spigliati nei movimenti, i ragazzi hanno conquistato letteralmente il pubblico in un crescendo di emozioni esplose in un lungo e meritato applauso finale. A loro il merito di aver imparato testi molto complessi e di averne colto la difficile interpretazione attraverso un lavoro iniziato ad ottobre 2022 e portato avanti con un laboratorio di sole due ore settimanali.
Con orgoglio la Dirigente Scolastica, prof.ssa Laura D’Ignazi, è intervenuta a conclusione dello spettacolo, ribadendo il grande lavoro svolto e l’auspicio che esso possa essere rifinanziato anche nei prossimi anni. Le sue parole hanno gratificato lo sforzo dei ragazzi, la bravura del regista e l’indispensabile collaborazione della prof.ssa Chiara Vitali, il cui impegno nella scuola è davvero prezioso.
Jérome Bel, coreografo e regista francese contemporaneo disse che il teatro è un mezzo per giocare alla vita, diventarne il regista e conoscerne la fine. È un modo di vedersi nello spazio da diversi punti di vista. Essere ricettivi, avere delle strategie, coscienti che il minimo gesto è pronto a esplodere e contiene tante possibili interpretazioni quanti sono gli spettatori. È cambiare ruolo, truccarsi, trasformarsi senza sosta. È non giudicare, non attendere, non sperare, essere nell’intensità dell’azione e del personaggio anche se ha torto. È giocare la vita, interpretandone molte. Si potrebbe aggiungere che il teatro stimola le emozioni e senza le emozioni anche la scuola, come la vita, sarebbe un mero contenitore di informazioni.