FANO – Proseguono gli scavi a Fano, nel cortile dove sono stati ritrovati i resti di un edifico di epoca romana, che potrebbe essere la basilica del celebre architetto Vitruvio. il Ministero della Cultura ha stanziato le prime risorse, 45 mila euro, per ampliare le ricerche archeologiche. Il Comune ha notificato al proprietario del palazzo, nel cui cortile sono venuti alla luce gli interessanti reperti romani, una ordinanza di occupazione dello stabile e nel frattempo via Vitruvio è stata liberata dalle strutture che ne occludevano in parte il transito, dato che anche la stessa potrebbe essere oggetto di scavi. Si tratta di un complesso costituito da almeno 5 ambienti, i cui muri, conservati in alzato per circa 2 metri, hanno lo spessore di 5 piedi romani (1,50 metri) e sono rivestiti in malta di calce e lastre di marmo. Sono state parzialmente messe in luce anche le relative pavimentazioni, che sono in marmi d’importazione, di colore verde e rosato, probabilmente cipollino verde e pavonazzetto. Tutto il complesso, databile a circa 2000 anni fa, è stato interessato almeno da due ulteriori fasi di vita in epoca medievale, di cui sono state ritrovate alcune tracce: strutture murarie, focolari, frammenti di ceramica invetriata. Fra i materiali recuperati, vi è anche un frammento di iscrizione su marmo che riporta su due righe le lettere V e I e conserva ancora tracce della “rubricatura”, ovvero la colorazione in rosso dei solchi delle lettere incise.