L’AQUILA – L’Abruzzo dice addio allo storico e studioso aquilano Raffaele Colapietra. Aveva 92 anni. Profondamente legato alla sua città, non ha mai abbandonato la casa in centro storico, nonostante i danni causati dal sisma del 2009.
Tanti i messaggi di cordoglio inviati oggi dal mondo politico e non solo.
“Con la scomparsa di Raffaele Colapietra l’Abruzzo, e in particolare la città dell’Aquila, perde uno studioso e uno storico che con le sue numerose pubblicazioni ha tracciato un percorso di memoria. A nome personale e dell’intera giunta regionale porgo il cordoglio per questa perdita”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
“E’ con dolore che apprendiamo della morte del professore Raffaele Colapietra, aquilano e abruzzese illustre”, dichiara il senatore Michele Fina, segretario del Partito Democratico regionale.
Fina prosegue: “Ho avuto il privilegio di confrontarmi più volte con lui, è stato una volta ospite della nostra rubrica di presentazioni di libri, ‘Dialoghi”. Colapietra ha lasciato il segno. Lucido, puntuale, naturalmente coltissimo, i suoi studi su Benedetto Croce sono un riferimento ben oltre il recinto e il prestigio degli addetti ai lavori. Rimane indelebile il suo modo di essere legato alla sua città, L’Aquila…”
“Con Colapietra perdiamo uno storico illustre e un abruzzese innamorato della sua terra e della sua città. Le sue opere, la costante attenzione al presente e la passione per la ricerca sono un’importante eredità per i nostri giovani, a cui ha dedicato la sua vita di docente e di storico indipendente”. Così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
“La comunità di Italia Viva esprime tutto il proprio dolore per la perdita dello studioso Raffaele Colapietra, ci ha lasciato un gigante, un appassionato dell’Abruzzo e della sua amata L’Aquila. Ai familiari le nostre sentite condoglianze accompagnate dal senso di gratitudine per il suo enorme lavoro”, ha dichiarato il coordinatore regionale di Italia Viva Camillo D’Alessandro.
(foto Ansa)