Piatto tipico teramano del primo maggio sono le virtù, una ricetta ricchissima in cui convivono sia le prime verdure di stagione che i resti della dispensa invernale sapientemente combinati in modo da ottenere una zuppa ricca di sapore. Il suo gusto antico e particolare è frutto del connubio di tanti ingredienti cotti separatamente, esaltati dagli odori delle erbe e dalla lunga e laboriosa cottura.
Queste le parole del ristoratore teramano Marcello Schillaci: “È un piatto che richiede attenzione, lavoro. È il piatto della condivisione, della festa. Servono molti ingredienti per realizzarlo, dai rimasugli dell’inverno passato e tutte le primizie dell’orto, dalle paste ai legumi secchi e freschi come le lenticchie e i piselli. È un piatto anche molto profumato grazie agli orti teramani che regalano odori fantastici e che sono parte integrante di questa pietanza assolutamente da assaggiare”.
E poi una precisazione… Esistono virtù rivisitate in tanti modi e anche virtù di pesce, ma la ricetta quella vera è una sola e non si cambia. Anzi, guai a chi ci prova, parola di Marcello Schillaci!