E’ stato licenziato dall’azienda per la quale lavorava, Maurizio Strappelli. Nuovi guai per l’ascolano finito nel mirino della Procura di Ascoli nella doppia inchiesta per falsi Green Pass e per violenza sessuale su una giovane ascolana. Strappelli è recluso nel carcere di Piacenza dallo scorso dicembre. Su di lui pesano accuse gravissime: atti sessuali su minore, violenza sessuale e minacce nei confronti della ragazza, all’epoca dei fatti, minorenne. Ma il motivo principale del licenziamento risiede nella prima accusa rivolta a Strappelli: truffa ai danni dello Stato, in relazione ad un presunto giro di certificazioni verdi false che vede coinvolto anche il dottor Rossi. Gli avvocati del 60enne ascolano annunciano ricorso ma c’è un precedente: la stessa sorte, infatti, era toccata a Giuseppe Spagnulo, l’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio di Antonio Cianfrone.