La mattina del 6 maggio, alle ore 10.30, nella sede della Compagnia dei Carabinieri di San Benedetto del Tronto, verrà inaugurato un nuovo locale dedicato all’ascolto delle vittime delle violenze di genere, realizzato nell’ambito del progetto nazionale congiunto Arma dei Carabinieri – Soroptimist International, denominato “Una stanza tutta per sé”. L’iniziativa è stata promossa dal Soroptimist club di Ascoli Piceno, d’intesa con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Ascoli Piceno e con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e della Turla Costruzioni srl, che hanno sostenuto il progetto.
Il Comandante provinciale dei Carabinieri, Col. Giorgio Tommaseo, e la Presidente del Soroptimist Club di Ascoli Piceno, dott.ssa Romina Pica, procederanno al taglio del nastro nel corso di una cerimonia che si svolgerà presso la Caserma in viale dello Sport alla presenza delle maggiori Autorità provinciali, nonché della Presidente nazionale Soroptimist, dott.ssa Giovanna Guercio.
Si tratta di un’aula dedicata all’ascolto protetto delle donne vittime di violenza, la seconda realizzata nella provincia di Ascoli Piceno grazie al protocollo d’Intesa siglato tra il Soroptimist ed il Comando Generale dell’Arma. La prima è stata inaugurata presso la caserma di Ascoli nel 2019 ed è intitolata a Melania Rea.
“Un’iniziativa importante – sottolinea Il Comandante provinciale – non solo quale momento simbolico, ma, soprattutto, come segno tangibile sul territorio di vicinanza alle vittime più deboli, in linea con il tradizionale approccio di prossimità che da sempre contraddistingue l’Arma dei Carabinieri, in stretta collaborazione con tutti gli enti locali e le varie organizzazioni che operano sul territorio per la sicurezza della collettività”.
“Per il Soroptimist club di Ascoli Piceno – evidenzia la Presidente Romina Pica – è un’occasione importante per rinnovare il nostro impegno a favore delle donne contro la violenza di genere”. 222 sono le STANZE TUTTE PER SE’ realizzate in tutt’Italia nelle caserme dei Carabinieri e negli uffici della Polizia di Stato. “Questa è la sesta che inauguriamo nelle Marche – aggiunge la presidente – in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri. Vorrei ringraziare a questo proposito il Comando provinciale per averci aperto le porte della caserma e per aver sposato questo nostro progetto che ci consente di aiutare e sostenere le donne in un momento molto difficile e doloroso che è quello della denuncia della violenza”. L’Arma dei Carabinieri è da sempre in prima linea nella lotta alla violenza di genere. In concreto, l’Arma agisce a partire dalla fase di prevenzione, attraverso campagne di sensibilizzazione svolte in vari contesti, a partire dalle scuole, proseguendo poi per una formazione interna in favore di tutto il personale che, a vario titolo, può trovarsi a dover interagire con le vittime di questi fenomeni, a partire dagli operatori del centralino, dai militari addetti alla ricezione del pubblico e da quelli preposti al primo intervento, che devono essere in grado di percepire da subito eventuali elementi anomali che possano sottendere una condizione di abuso e/o violenza. L’attività istituzionale prosegue poi con l’attività di polizia giudiziaria finalizzata a perseguire l’autore del reato, in stretto
raccordo con la Magistratura, ed ancora con misure tutorie e di assistenza alla vittima, in collaborazione con i vari Enti interessati.
Il Col. Tommaseo sottolinea la valenza di questa iniziativa, che è un ulteriore nuovo tassello nella strategia condivisa di contrasto alla violenza. “Ora, tutto il personale dell’Arma, ed in particolare quello specificamente formato al riguardo – aggiunge – potrà usufruire di un locale ad hoc dove poter accogliere le vittime di questi gravi reati e riceverne le denunce, in un ambiente accogliente e riservato che mira a sostenere la donna nel delicato momento della denuncia, favorendone l’apertura ed incoraggiandola a superare tutti quegli ostacoli emotivi e psicologici che, purtroppo, comportano ancora oggi un “numero oscuro”, di fatti – talvolta anche molto gravi – non denunciati, particolarmente rilevante.
Nel corso del 2022, il Comando Provinciale di Ascoli Piceno, con i suoi 23 Comandi di Stazione diffusi capillarmente sul territorio, ha effettuato 153 interventi su casi riconducibili a violenze su donne, operando con celerità e professionalità sotto le direttive delle Procure della Repubblica di Ascoli Piceno e Fermo, particolarmente sensibili rispetto alla problematica. In particolare, le denunce hanno riguardato 52 casi di atti persecutori, 37 di maltrattamenti in famiglia, 13 violenze sessuali, 26 casi di percosse e 25 di lesioni personali.