Ostra, alluvionati: sabato grande manifestazione di protesta

OSTRA – C’è attesa per la manifestazione di protesta che i comitati degli alluvionati del Senigalliese stanno organizzando per il pomeriggio di sabato 13 nei pressi del ponte del fiume a Pianello di Ostra. A quasi otto mesi dall’alluvione, l’evento ha lo scopo di richiamare l’attenzione sui temi della messa in sicurezza e degli indennizzi.

ANDREA MORSUCCI  Comitato alluvionati Senigallia

“Qui non è stato fatto assolutamente nulla se non opere di somma urgenza. Sono stati un po’ liberati i ponti dove c’erano gli accumuli di piante e niente più. Noi riproporremo sabato a Pianello di Ostra le nostre ragioni come abbiamo fatto due mesi fa al sit in a Senigallia”.

ERALDO RAFFAELI presidente Comitato 15 settembre

“La Regione avrebbe dovuto fare una mappatura dei punti critici dove ci sono i tappi e gli ostacoli. E ce ne sono ancora tanti. Nonostante le e mail e le pec effettuate per rimuovere i detriti a monte di Pianello, non hanno ancora risposto. Faremo in modo che rispondano. O ci convocano, oppure ci autoconvochiamo”.

I rappresentanti dei comitati ci tengono a sottolineare che l’area, colpita da due alluvioni in otto anni, merita interventi ordinari e straordinari con metodi sicuramente diversi da quelli usati in passato che hanno avuto risultati fallimentari perché eseguiti senza un coordinamento efficace.

GABRIELE BALDUCCI Comitato 15 settembre

“La fisionomia dei fiume è stravolta, perché quella originaria non era con questi due argini che trasformano il fiume in una pista da bob. Se fossi un senigalliese mi inizierei a preoccupare perché se arriva acqua con questa struttura, a Senigallia arriverà tanta acqua ed a grande velocità”.

MIRCO GUAZZAROTTI vice presidente Comitato 15 settembre

“Sotto questo ponte c’è una pianta ed è competenza dell’Anas. Sotto un altro ponte la competenza è della Provincia, mentre sul ponte dopo la deve togliere il comune di Senigallia. Tanti enti che intervengono sull’alveo del fiume e sull’area primaria e secondaria dei fossi. Così non si può fare nessun intervento organico: non funzionerà mai. Abbiamo chiesto di fare un ufficio fiume ed accorpare in un unico ente. Perché se facciamo le cose come sono state fatte in passato, l’effetto è che abbiamo avuto due alluvioni in otto anni”.

La protesta servirà inoltre per ribadire la richiesta di “rimborsi al 100% e lo snellimento delle pratiche di ristoro, oltre a stanziamenti dello Stato verso il problema siccità.


PAOLO TURCHI Comitato vasche di espansione Brugnetto

“Certo che siamo arrabbiati. Questo progetto che parte dal sorgente sino alla foce è una cosa fondamentale. Altrimenti gli interventi sono frammentari, delle pezze che si mettono e che poi non funzionano nel discorso complessivo. Anzi, qualche volta provocano dei danni a monte oppure a valle con i lavori che vengono eseguiti”.