Messo da parte il primo turno di queste storiche elezioni amministrative del capoluogo anconetano ora scatta la caccia ai quasi seimila voti incamerati dai quattro candidati sindaco rimasti fuori dal ballottaggio. Il centrosinistra dovrà impegnarsi per colmare il gap di 4 punti percentuali che lo divide dalla destra e la coalizione di Ida Simonella dovrà necessariamente rinforzare il suo bacino di voti in vista del ballottaggio di fine maggio. A rappresentare l’ago della bilancia Altra Idea di Città che insieme alla lista Ancona Città Aperta ha raggruppato il 6,11% di voti. Francesco Rubini dice a riguardo.
FRANCESCO RUBINI – ALTRA IDEA DI CITTA’ “Non c’è nessuna possibilità di alleanza tra noi e il centrodestra. Questo è un dato politico consolidato in questa città. Per il resto conteranno solo i temi. Non ci teniamo padroni dei nostri elettori. Possiamo solo sondare qual è la loro posizione rispetto a queste tematiche e disponibilità a dialettizzare. Poi saranno gli elettori a decidere. Non è in discussione la mia carriera. Siamo autonomi, liberi ed indipendenti. Ci interessa solo che i nostri temi siano al centro dell’agenda dei prossimi 5 anni”.
Boccone amaro invece per il Movimento 5 Stelle che esce acciaccato da questa tornata elettorale. 1584 voti il 3,64% e zero posti in consiglio comunale per il sistema matematico delle preferenze.
Intanto, mentre si lavora per costruire alleanze e apparentamenti, il leader del centrodestra dorico Daniele Silvetti ha già iniziato il battage social al grido del suo slogan “Ancona Sei pronta”. Si rivolge ai giovani e agli indecisi. “Si torni alle urne – dice – per dare una svolta alla città”. Insomma. Comunque la si pensi ne vedremo delle belle.