Un 17enne residente nel Pesarese ha subito atti persecutori, aggressioni fisiche, rapina e trattenimento da parte di un gruppo di giovanissimi per circa due anni. Questo calvario è durato fino all’intervento dei carabinieri di Colli al Metauro, che sono riusciti a smantellare una baby gang. Un 19enne è stato arrestato e indagato per rapina aggravata dall’uso di armi, sequestro di persona aggravato, atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti del giovane, in concorso con alcuni minorenni, due dei quali sono stati denunciati. Le indagini, condotte dalla Procura di Pesaro, sono iniziate il giorno di Pasqua, quando il compagno della madre del ragazzo si è rivolto ai carabinieri, segnalando che il 17enne era stato rapinato del suo cellulare sotto la minaccia di una pistola modello Glock e successivamente malmenato da due coetanei che conosceva, finendo addirittura in ospedale.
I militari hanno raccolto testimonianze e successivamente individuato e fermato un’Apecar, il conducente del veicolo è stato identificato e ha ammesso di aver partecipato all’aggressione. Le indagini e il racconto della giovane vittima hanno permesso di ricostruire la sequenza degli eventi e le responsabilità riguardanti le vessazioni subite dal 17enne negli ultimi due anni: soprusi, aggressioni, maltrattamenti e pestaggi, culminati con la rapina.
Durante la perquisizione presso l’abitazione del 19enne, sono state rinvenute e sequestrate due pistole ad aria compressa di libera vendita, modello Glock (completamente funzionanti con munizioni in piombo e bombolette di gas necessarie allo sparo), di cui una è stata utilizzata durante la rapina, un passamontagna e un computer risultato essere stato rubato da una scuola elementare della zona nell’aprile precedente. Inoltre, il cellulare sottratto alla vittima durante la rapina è stato ritrovato danneggiato ai margini della superstrada “Nuova Flaminia” a Calcinelli.
Questa vicenda di violenza e persecuzione nei confronti del giovane 17enne ha destato grande preoccupazione nella comunità locale. È incoraggiante vedere l’intervento delle autorità competenti che hanno svolto indagini approfondite e intrapreso azioni decisive per assicurare alla giustizia i responsabili di questi crimini. Si auspica che questa operazione porti una maggiore consapevolezza sui problemi dell’intimidazione e della violenza giovanile, e che si adottino misure preventive per garantire la sicurezza dei giovani e prevenire situazioni simili in futuro.